Liberalizzazione
e servizi pubblici locali
Il dibattito sulla liberalizzazione dei servizi pubblici è stato affrontato, finora, soprattutto in una prospettiva generale e nazionale, sottolineando i problemi connessi con gli assetti monopolistici delle industrie di public utility; i servizi pubblici sono stati tuttavia concepiti essenzialmente come servizi a domanda individuale, laddove la dimensione rilevante per il soggetto pubblico era semmai quella distributiva, legata al concetto di “servizio universale”, e quella della protezione del consumatore dagli eventuali poteri di mercato delle imprese. Meno indagata è stata invece la dimensione delle politiche pubbliche delle quali le utility sono in qualche modo uno strumento attuativo: politiche nazionali (energia, grandi infrastrutture) ma anche politiche locali, connesse allo sviluppo del territorio, alla gestione sostenibile del “capitale naturale”.
In questo senso, il “modello italiano” fin qui consolidatosi, ha affidato alle utiliy importanti funzioni che sono parenti più della pianificazione del territorio che della gestione di servizi industriali. Queste tematiche riappaiono in tutta la loro rilevanza una volta che si adotti nell’analisi dei processi di liberalizzazione una prospettiva locale, resa ancora più necessaria dal processo di trasferimento di competenze sui servizi pubblici dalla sfera nazionale a quella locale. Il volume raccoglie una serie di contributi fondati su prospettive disciplinari diverse (dall’economia pubblica al management), accomunate da un programma di ricerca che mette al centro dell’attenzione la funzionalità dei servizi pubblici, locali e non, e la coerenza dei percorsi di liberalizzazione avviati rispetto alle politiche pubbliche territoriali. I curatori dell’opera, Roberto Grandinetti e Antonio Massarutto, insegnano rispettivamente Marketing, Politica economica ed Economia pubblica presso la facoltà di Economia dell’Università di Udine.