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Sounday

la Tv fatta dagli studenti
Il primo programma televisivo italiano realizzato interamente da studenti universitari, è targato Università di Udine. Si chiama “Sounday”, perché esplorerà le nuove tendenze musicali e andrà in onda la domenica mattina, su Rai 3 Friuli-Venezia Giulia. È il trampolino di lancio per i gruppi musicali friulani ed è un’occasione in più per parlare dei big che stanno scalando le hit. La trasmissione televisiva è stata realizzata sulla base di un accordo tra l’Università di Udine e la Rai, ma i veri protagonisti del programma sono gli studenti del corso di laurea in Scienze e tecnologie multimediali della sede pordenonese dell’ateneo friulano. Per ora è prevista una prima serie di sei puntate da mezz’ora, ma se il programma decollerà a pieni giri, “Sounday” potrebbe diventare un appuntamento fisso e una “scuola di volo” per gli studenti che prenderanno parte alla sua realizzazione: a partire da Petra Uhnakova, la conduttrice, una frizzante studentessa iscritta al primo anno di Scienze e tecnologie multimediali, ma anche dai giovani impegnati nella redazione, nell’ufficio stampa, gli operatori e i tecnici del montaggio. I ragazzi avranno modo di mettere in pratica quanto studiato, confrontandosi con le reali difficoltà, ma anche con le gratificazioni della professione. Entreranno in contatto con professionisti del settore e, alla fine della fatica, potranno dire a voce alta di avere realizzato un prodotto di mercato, fruibile da un pubblico-giudice della loro creatura. A tirare le fila dell’operazione, chi ha creduto nell’iniziativa sperimentale, in primis il rettore Furio Honsell e il direttore della sede regionale della Rai, Roberto Collini, il preside della facoltà di Scienze della formazione, Pierluigi Rigo, il direttore del corso di laurea in Scienze e tecnologie multimediali, Pier Luca Montessoro, il direttore del Centro polifunzionale di Pordenone, Pier Carlo Craighero. E ancora, Marco Rossitti, docente di Teoria e tecnica del linguaggio cinematografico e televisivo, il vero ideatore e coordinatore del progetto, Euro Metelli, capostruttura dei programmi in lingua italiana della Rai; Piero Pieri, regista-programmista Rai, ma anche il sindaco di Pordenone, Sergio Bolzonello, che ha concesso l’utilizzo degli spazi del “Deposito Giordani” per l’allestimento di un vero e proprio set televisivo, Attilio Perissinotti, presidente dell’Arci Pordenone e responsabile del “Deposito Giordani”, che con competenza e grande generosità si è prodigato nei contatti con i gruppi e gli artisti da filmare e intervistare. L’operazione è assai articolata: per Sounday è stato messo a punto, dagli stessi studenti, anche un sito internet che diventerà il luogo fisico d’incontro per tutti gli appassionati di musica. Su www.sounday.uniud.it si potranno trovare interviste, fotografie, forum di discussione, informazioni dettagliate sui contenuti delle singole puntate del programma, e tanto altro ancora. E proprio dal web potranno arrivare anche le idee e i consigli per migliorare la trasmissione e renderla ancora più appassionante. Qualche anticipazione per far capire la portata dell’iniziativa? Presto detto. Gli studenti dell’Università di Udine hanno già messo sotto torchio i Subsonica, i Marlene Kuntz, James Taylor, si sono fatti svelare tutti i segreti dalle Vibrazioni, hanno seguito passo dopo passo il ritmo ska degli Hipergrease, hanno raccolto qualche gossip musicale dai Capitan Jive e le speranze di Silvia Michelotti, una giovane cantautrice friulana.  
Sara Carnelos