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Processo di riforma dell’Università, al via una nuova fase

L’applicazione del decreto 270 impone alle Università, a partire dal 2008-2009, la ridefinizione dell’offerta formativa. Ecco che cosa cambierà
Dall’anno accademico 2008/2009 prende il via, e dovrà essere completata entro il 2010/2011, una nuova fase del processo della riforma in atto dal 1999 (DM 509/99, sistema del 3+2). Il nuovo passaggio è attuato con l’applicazione del decreto ministeriale 270/2004, e conseguenti decreti 16 marzo 2007 sulle classi delle lauree e lauree magistrali. Obiettivo principale, la ridefinizione dell’offerta formativa delle Università attraverso una riprogettazione dei corsi di studio. Principali obiettivi. Le università procederanno a una riduzione complessiva dell’offerta di corsi di studio, per assicurare una migliore qualità dell’offerta formativa e la stabilità nel tempo dei percorsi. Con l’applicazione del DM 270/04, le università non possono istituire due distinti corsi di laurea o laurea magistrale afferenti alla stessa classe, a meno che non differiscano effettivamente per obiettivi e percorso formativo. Possono essere istituiti corsi di laurea e corsi di laurea magistrale interclasse. Gli obiettivi formativi saranno chiaramente definiti, con criteri concordati a livello europeo. La definizione degli indirizzi generali dei corsi di I e II livello eviterà la ripetizione di attività formative e insegnamenti medesimi. I corsi saranno maggiormente articolati in curricola, soprattutto quelli di II livello, per garantire un’offerta formativa ampia e varia. In questo modo, l’accesso a un medesimo corso di laurea magistrale sarà possibile a laureati provenienti da più corsi di laurea triennale, anche afferenti a classi diverse. Per favorire la mobilità degli studenti saranno adottate misure di riconoscimento dei crediti formativi nei passaggi fra corsi di studio tra università. Saranno inoltre migliorati i livelli di internazionalizzazione dei percorsi formativi, anche attraverso l’inserimento strutturato nei corsi di periodi di studio all’estero. Requisiti necessari. Con il DM 544/07 sono stati definiti i requisiti necessari per l’attivazione dei nuovi corsi. Essi sono di 5 tipi: della trasparenza, che obbliga a un’informazione puntuale agli studenti su strutturazione e programmazione dei corsi di studio; di qualità, che impone la valutazione dei processi formativi in termini di efficienza ed efficacia; di docenza, che indica qualitativamente e quantitativamente il numero di docenti di ruolo necessari per attivare un corso; le regole dimensionali sugli studenti, che stabiliscono una numerosità massima e minima per l’attivazione di un corso; i requisiti di struttura, che valutano la compatibilità dell’offerta formativa con le strutture disponibili. Cosa cambia per gli studenti. Gli universitari già iscritti possono scegliere se concludere il proprio corsi di studio in base ai pre-vigenti ordinamenti, o se passare ai nuovi. Quanti si iscrivono a un corso di laurea interclasse dovranno indicare al momento dell’immatricolazione la classe in cui intendono conseguire il titolo di studio e potranno modificare la propria scelta al momento dell’iscrizione all’ultimo anno. Per i corsi di laurea e per i corsi di laurea magistrale è fissato un limite massimo rispettivamente di 20 e di 12 esami. In questo modo vengono favorite prove di esame integrate per più insegnamenti o moduli coordinati. Per i corsi di laurea magistrale a ciclo unico il numero massimo di esami è 30, mentre per quelli di durata di sei anni è di 36. Per le attività formative autonomamente scelte dallo studente, per i corsi di laurea triennale è stabilito un numero minimo di 12 crediti; di 8 crediti per i corsi di laurea magistrale. Inoltre, nell’ambito della attività formative autonomamente scelte, vengono ampliate le possibilità di scelta tra tutti gli insegnamenti attivati nell’ateneo, nonché ad altre attività formative. Per quanto riguarda, invece, le attività formative affini o integrative, è stabilito un numero minimo di 18 e di 12 crediti, rispettivamente per i corsi di laurea triennale e magistrale. Queste attività possono prevedere settori scientifico-disciplinari non presenti nella classe di riferimento. Il riconoscimento di conoscenze e abilità professionali avviene entro un numero massimo di 60 crediti nell’ambito dei corsi di laurea triennale e di 40 crediti per le lauree magistrali. Udine, i corsi di laurea “pionieri” del 270 L’applicazione del decreto ministeriale 270/04, che segna una nuova tappa nel processo di riforma avviata nel 1999, che, allora, ha visto l’introduzione del cosiddetto sistema del 3+2, è stata subito accolta dall’università di Udine. Per l’anno accademico 2008-2009 quasi tutte le dieci facoltà dell’ateneo, infatti, applicheranno il decreto almeno a una parte dei corsi di studio presenti nella propria offerta formativa, per un totale di 25 corsi di laurea ri-progettati. Di seguito sono elencati, per facoltà, i corsi di laurea che, già dal prossimo anno accademico, saranno avviati in modalità ridefinita, secondo i nuovi criteri stabiliti dal DM 270/04. Agraria. Lauree triennali: Scienze e tecnologie alimentari; Scienze agrarie; Viticoltura ed enologia; Scienze per l’ambiente e la natura. Economia. Lauree triennali: Economia aziendale (Ud e Pn); Economia e commercio. Giurisprudenza. Lauree magistrali: Giurisprudenza (già riordinata dal 2005). Lettere e filosofia. Lauree triennali: Conservazione dei beni culturali; Lettere; DAMS; Scienze e tecniche del turismo culturale. Lauree magistrali: Filosofia e teoria delle forme. Lingue e letterature straniere. Lauree triennali: Lingue e letterature straniere; Mediazione culturale. Lingue dell’Europa centrale e orientale; Relazioni pubbliche; Relazioni pubbliche on line. Medicina e chirurgia. Lauree magistrali: Scienza dello sport; Biotecnologie sanitarie. Scienze della formazione. Lauree triennali: Scienze e tecnologie multimediali. Lauree magistrali: Comunicazione multimediale. Scienze matematiche, fisiche e naturali. Lauree triennali: Informatica; Tecnologie web e multimediali; Matematica. Interfacoltà*. Lauree triennali: Filosofia (*facoltà di Lettere e filosofia, Lingue e letterature straniere, Scienze della formazione); Scienze motorie (*facoltà di Medicina e chirurgia, Scienze della Formazione).  
Silvia Pusiol