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Specializzazione in beni storico-artistici, Udine apripista delle nuove Scuole

Quello friulano è il primo ateneo in Italia ad aver ottenuto l’ok da Roma per il nuovo ordinamento che prevede due anni di corso invece che tre.
L’ex monastero di S. Maria in Valle a Cividale del Friuli, sede della Scuola
Udine apripista delle nuove scuole di specializzazione in beni storico-artistici. Quello friulano infatti è stato il primo ateneo in Italia ad aver ottenuto, nel 2007, l’approvazione da parte del ministero dell’Università e della ricerca del nuovo ordinamento della Scuola di specializzazione in Beni storico-artistici (ex Scuola di specializzazione in Storia dell’arte). La nuova Scuola prevede un percorso di studi biennale, anziché di tre anni, finalizzato alla formazione di esperti nel settore della tutela, gestione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico. «Il via libera del Ministero – sottolinea la direttrice, Stefania Mason – è una importante conferma della serietà e della qualità della nostra Scuola che, dalla sua attivazione, avvenuta nel 1996, ha già diplomato una settantina di allievi». Un’ulteriore conferma viene anche dalla provenienza dei nuovi allievi, più che raddoppiati rispetto all’anno precedente, che arrivano da Bergamo, Catania, Cosenza, Milano, Napoli, Roma oltre che dal Triveneto. Giunta al dodicesimo anno di attività la Scuola conta 30 studenti, di cui 12 nuovi iscritti tra cui una studentessa romena, cui si aggiungono i 14 diplomandi che in aprile sosterranno la tesi nella sede della Scuola a Cividale del Friuli. La novità del biennio 2007-2009 è l’attivazione di quattro nuovi insegnamenti: architettura degli interni e allestimento; elementi di economia e gestione delle organizzazioni artistico-culturali; restauro; storia e teoria del restauro. Oltre alle lezioni frontali la Scuola organizza conferenze e seminari, visite di studio a musei, mostre e cantieri di restauro e incontri con esperti del settore. Sono previsti stage e tirocini in istituzioni pubbliche e private.
Possono iscriversi i laureati dei corsi di laurea specialistica in Storia dell’arte, i laureati in possesso di titoli del vecchio ordinamento equiparati a quelli del nuovo (Conservazione dei beni culturali, indirizzo Beni storici, artistici e architettonici) e chi possiede un titolo conseguito all’estero ed equipollente alla laurea specialistica richiesta per l’accesso alla Scuola. Gli specialisti vanno a ricoprire funzioni di responsabilità nel ministero dei Beni culturali; nelle strutture pubbliche per la tutela, conservazione, restauro, gestione e valorizzazione; in strutture pubbliche e private con finalità organizzative, culturali, editoriali e di ricerca nel settore storico-artistico.