Patto Banca-Università per accrescere la competitività del Fvg
Siglati due accordi tra ateneo, FriulAdria e Consorzio universitario.
Per sostenere le facoltà di Economia, Lettere e filosofia e Scienze della Formazione.
Cosolini, Pavan, Honsell, Sette, Fenaroli
Rafforzare la partnership tra Università di Udine e Banca Popolare FriulAdria per fare del patrimonio culturale, artistico ed ambientale del Friuli Venezia Giulia un fattore di attrattività e di competitività economica soprattutto in chiave turistica. È questo l’obiettivo della convenzione per la condivisione e valorizzazione di progetti culturali siglata a Pordenone nella sede del Consorzio Universitario di via Prasecco dal rettore Furio Honsell e dal presidente della banca Angelo Sette. Si consolida in questo modo un rapporto di collaborazione che negli ultimi anni ha visto FriulAdria sostenere alcuni progetti ritenuti “strategici” per lo sviluppo dell’economia regionale in capo alle facoltà di Economia, Lettere e Scienze della Formazione.
Tra questi progetti va segnalato il grande lavoro di ricognizione sul patrimonio artistico avviato e promosso dalla banca con la collana editoriale “I Cataloghi scientifici dei musei del Friuli Venezia Giulia”, diretta dalla preside della facoltà di Lettere Caterina Furlan. Un’opera monumentale che rappresenta un unicum a livello nazionale e che oggi si apre a nuovi interessanti sviluppi. «Considerata, infatti, la capillarità, la qualità e le tecnologie utilizzate - ha spiegato il presidente della banca Angelo Sette - tutto il materiale inventariato è pronto per essere riversato in un database e dar vita ad un centro di documentazione museale multimediale del patrimonio artistico del Friuli Venezia Giulia».
Lo stimolo allo sviluppo della multimedialità è invece il significato del secondo accordo, siglato tra il presidente Sette e il presidente del Consorzio universitario di Pordenone Giovanni Pavan. L’obiettivo è quello di rafforzare ulteriormente il corso di laurea in Scienze e tecnologie multimediali, al quale viene riconosciuto un ruolo fondamentale nel progetto di digitalizzazione del patrimonio artistico, attraverso l’avvio di una figura di ricercatore nell’ambito disciplinare dell’Informatica a partire dall’anno accademico 2008-2009. «Con questi due accordi – ha sottolineato il rettore Furio Honsell - FriulAdria diventa modello di responsabilità sociale nei confronti dell’università. È un esempio da imitare».
«È nostra convinzione – ha puntualizzato il direttore generale di FriulAdria Virgilio Fenaroli - che l’ambito della formazione e della ricerca sia strategico per lo sviluppo economico del territorio».
Tra questi progetti va segnalato il grande lavoro di ricognizione sul patrimonio artistico avviato e promosso dalla banca con la collana editoriale “I Cataloghi scientifici dei musei del Friuli Venezia Giulia”, diretta dalla preside della facoltà di Lettere Caterina Furlan. Un’opera monumentale che rappresenta un unicum a livello nazionale e che oggi si apre a nuovi interessanti sviluppi. «Considerata, infatti, la capillarità, la qualità e le tecnologie utilizzate - ha spiegato il presidente della banca Angelo Sette - tutto il materiale inventariato è pronto per essere riversato in un database e dar vita ad un centro di documentazione museale multimediale del patrimonio artistico del Friuli Venezia Giulia».
Lo stimolo allo sviluppo della multimedialità è invece il significato del secondo accordo, siglato tra il presidente Sette e il presidente del Consorzio universitario di Pordenone Giovanni Pavan. L’obiettivo è quello di rafforzare ulteriormente il corso di laurea in Scienze e tecnologie multimediali, al quale viene riconosciuto un ruolo fondamentale nel progetto di digitalizzazione del patrimonio artistico, attraverso l’avvio di una figura di ricercatore nell’ambito disciplinare dell’Informatica a partire dall’anno accademico 2008-2009. «Con questi due accordi – ha sottolineato il rettore Furio Honsell - FriulAdria diventa modello di responsabilità sociale nei confronti dell’università. È un esempio da imitare».
«È nostra convinzione – ha puntualizzato il direttore generale di FriulAdria Virgilio Fenaroli - che l’ambito della formazione e della ricerca sia strategico per lo sviluppo economico del territorio».