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Arti visive contemporanee, fondi dall'UE per studiarle e conservarle

Grazie a un finanziamento di 243 mila euro, il Dams avvierà un nuovo percorso di studi e un network internazionale di ricerca sulle opere audiovisive e multimediali
La Commissione europea, nell’ambito del Lifelong learning programme 2007-2013, il fondo europeo destinato a finanziare reti internazionali di ricerca e cooperazione scientifica, ha destinato 243 mila euro per il progetto di durata triennale, nell’ambito della valorizzazione delle opere audiovisive multimediali, ideato e coordinato da un team di docenti e ricercatori del corso di laurea Dams – discipline delle arti, della musica e dello spettacolo dell’università di Udine con sede a Gorizia. Il progetto, denominato Ippcva (Ideation, presentation, preservation of contemporary visual arts), prevede la messa a punto e l’avvio di un nuovo curriculum di studio europeo dedicato alle arti visive contemporanee e la costituzione di un network di ricerca, punto di riferimento internazionale per la riflessione scientifica e la pratica conservativa dell’arte dei media e digitale in genere, attraverso una fitta attività in collaborazione con le università partner di Amsterdam, Bochum e Parigi III. Ippcva definirà un programma formativo di alto profilo, che si concreterà in un master internazionale di secondo livello dedicato alle nuove professionalità richieste dal mercato nell’ambito della media art. Il team di ricerca Ippcva, diretto da Cosetta Saba e Leonardo Quaresima, che lavorano nell’ambito dei due laboratori di cinema “Crea” (Centro ricerche ed elaborazioni audiovisive) e “La camera ottica dell’ateneo friulano a Gorizia, mira a definire una nuova figura professionale in grado di operare all’interno del complesso di trasformazioni che investono continuamente le forme d’arte a base tecnologica, capace di pianificare strategie vincenti per l’esposizione, la prevenzione e l’archiviazione di opere audiovisive multimediali. Il progetto non si limiterà alla definizione di strategie di conservazione e restauro di media analogici, come videotape, cinema d’artista, film sperimentali, ma si focalizzerà anche sulla necessità di mettere a punto protocolli chiari per il mantenimento e il recupero di tutte quelle forme d’arte digitali, indipendenti dai supporti, ma altrettanto esposte al rischio dell’obsolescenza e dell’oblio. Ippcva, inoltre, integrerà e potenzierà la formazione professionale del master di I livello dell’ateneo di Udine in “Ideazione, allestimento, conservazione delle arti visive contemporanee” attivato nel 2006 con la collaborazione dell’Archivio storico delle Arti contemporanee – La Biennale di Venezia e il sostegno dell’assessorato alla cultura di Gradisca d’Isonzo.
Silvia Pusiol