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Start Cup, quando la voglia di impresa nasce dall'accademia

Molto positivo il bilancio della business plan competition che in cinque anni ha coinvolto oltre 1.500 partecipanti. Che hanno tentato di trasformare un'idea in un'impresa
La quinta edizione di Start Cup Udine è stata l’occasione per fare una sorta di bilancio di un progetto che è riuscito a coniugare idee innovative con competenze consolidate, ricerca con imprenditività, successi con insuccessi, passioni ed emozioni con attività formative. Cinque anni in cui la nostra università e la Fondazione Crup hanno dato un prezioso e indiscutibile contributo alla diffusione della cultura dell’innovazione, obiettivo prioritario, anche se non esclusivo, di Start Cup Udine. Obiettivo pienamente raggiunto se si guardano anche solo  i dati sulla partecipazione e sulla presenza nei media, senza contare le vittorie al Premio Nazionale per l’Innovazione e le imprese nate grazie a Start Cup Udine. Il bilancio è positivo, anche la “non vittoria” al PNI 2007 è stata acquisita come ulteriore occasione di crescita per lo staff e per l’intero modello Start Cup Udine. Occasione per nuove ulteriori sperimentazioni che saranno testate già nell’edizione del 2008 e che vanno ad integrare le novità che, anno dopo anno, abbiamo saputo pensare e realizzare. La novità del 2007 è l’attenzione per le idee legate allo sviluppo sostenibile oggetto di uno specifico premio speciale promosso assieme a Coldiretti, ma soprattutto il 2007 è stato l’anno della grande partecipazione degli studenti, la cui presenza ha raggiunto il 33% dei partecipanti. Molto apprezzata anche la scelta di organizzare la finale locale presso l’Azienda Agraria Universitaria “A. Servadei” che quest’anno festeggia i primi vent’anni di attività e che per l’occasione ha valorizzato le proprie good practices innovative, come l’utilizzo del miscanto per riscaldare la sala in cui si è tenuta la cerimonia. L’aumento dell’attenzione dei giovani per Start Cup Udine, la loro voglia di mettersi in gioco, di pensarsi imprenditori imparandone i fondamenti  nell’apposito corso di formazione  sono il risultato più importante, ma non certo il solo. L’edizione appena conclusa ha visto la partecipazione di gruppi riferibili a tutti i principali ambiti scientifici. Per economicità dell’informazione è possibile solo un cenno agli otto progetti che sono stati selezionati dal Comitato scientifico per partecipare alla Finale locale. Il gruppo Day Dream, composto da studenti e assegnisti di ricerca, ha proposto un servizio per esplorare le nuove possibilità del videogaming nel mondo delle comunità internet. DayDream è un videogioco per palmari e smartphone che permette ai giocatori di esplorare e interagire con un mondo virtuale esplorando quello reale. Diabex, team formato da ricercatori, docenti e collaboratori medici integrati da un esperto informatico, ha realizzato un software per la stima della quantità di carboidrati necessari al paziente diabetico impegnato in attività sportiva per prevenire ipo/iperglicemie e dispositivo che durante l’esercizio segnala rischio eccessivo abbassamento della glicemia. e_Laser, gruppo ispirato da una ricerca di un docente e sviluppato assieme a ricercatori, dottorandi e collaboratori, ha messo a punto tecnologie innovative di telerilevamento per la caratterizzazione degli ecosistemi forestali e ambientali, permettendo la ricostruzione in 3D delle foreste e dei singoli alberi. Il progetto ha vinto il primo premio alla Finale locale di Start Cup Udine. Heat4You, gruppo animato da docenti, dottorandi e imprenditori, felice sintesi della collaborazione università-impresa, ha presentato un sistema di ottimizzazione nella produzione e nella distribuzione di energia termica in un piano di cottura. Heat4You si è classificato terzo a livello locale. ICE-PLiCOM, che ha unito ricercatori, dottorandi e docenti delle Università di Udine, Malaga e British Columbia, ha progettato un innovativo sistema di telecomunicazione in ambito automobilistico e aeronavale che sfrutta le linee di alimentazione elettrica e non necessita di cavi dedicati per la connessione tra dispositivi. Lazy up, gruppo di imprenditori coordinati da un tecnico universitario e dipendenti di altri enti, uniti dalla passione per la vela, ha presentato un dispositivo, sperimentato e brevettato, che facilita le operazioni a bordo per quanto riguarda la raccolta delle rande sul boma, senza disarmare il “lazy jack”. Il gruppo La LUCE, composto da docenti, ricercatori, borsisti e da un collaboratore didattico, ha proposto una tecnica di ingegneria tessutale che, sulla base di un trapianto di cellule autologhe, permette la ricostruzione in vitro di tessuti da reimpiantare nell’occhio e recuperarne la capacità visiva nel caso di pazienti affetti da LSCD monolaterale. SMITH & WESSON, progetto di studenti, ricercatori e docenti dell’Università di Udine, ha proposto un sistema per effettuare su veicoli registrazioni audio, video e telemetriche in forma digitale e in modo non alterabile, mediante l’applicazione di un sistema di micro-telecamere. Il team ha vinto il secondo premio di Start Cup Udine. Tutte ottime idee che sicuramente sapranno contribuire allo sviluppo del sistema territoriale dando un contributo alla qualità della vita. 2003-2007 cinque anni di Start Cup Udine 503 progetti iscritti 1.522 persone in gara 275 business plan consegnati 40 business plan selezionati 15 vincitori locali 4 vincitori nazionali   categorie partecipanti studenti,  560  -  36,80% personale universitario,  470  -  30,88% imprenditori,  344  -  22,60% altri,  148  -  9,72% totale,  1.522
Manuela Croatto