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Anche gli umanisti trovano lavoro

A Lettere il 66% dei laureati ha un'occupazione a un anno dal titolo. La facoltà dell'ateneo friulano sfata i luoghi comuni. E punta all'internazionalizzazione
Sfatiamo un luogo comune, quello che le lauree umanistiche non favoriscono l’inserimento nel mondo del lavoro. Fotografando i laureati di Lettere dell’università di Udine e leggendo la statistica del Miur del 2006 si nota che sono usciti 118 studenti di cui oltre il 54% entro 4 anni dall'immatricolazione, circa l'84% entro 5 anni, dati in linea con il resto d’Italia, mentre supera di gran lunga la media nazionale il dato che vede al lavoro il 66% dei laureati del vecchio ordinamento ad un anno dalla laurea contro il 51% del resto del Belpaese.
“Ho cercato di dare particolare impulso – dichiara la preside Caterina Furlan, da cinque anni al timone della facoltà – ai processi di internazionalizzazione, di intensificare i rapporti con i soggetti pubblici e privati in grado di agevolare l’inserimento lavorativo dei laureati; infine a livello organizzativo ho cercato di responsabilizzare al massimo i consigli di corso unificati soprattutto nel  miglioramento della didattica”. Un’impostazione che ha dato i suoi frutti: crescono gli iscritti e la facoltà entra nel top delle classifiche Censis-Repubblica. Da qualche anno la facoltà partecipa insieme a Lingue e a Scienze della Formazione ad un originale esperimento di didattica interdisciplinare attraverso il corso interfacoltà di Filosofia e teoria delle forme.
I laureati trovano occupazione non solo nel campo dell'istruzione e della ricerca, dei servizi, ma anche nel settore del commercio. Del resto sono buone le relazioni con il territorio che consentono ai ragazzi periodi di stage presso vari enti e istituzioni, tra cui il Centro regionale di catalogazione e restauro di Villa Manin di Passariano, la Soprintendenza per i beni archeologici del Friuli Venezia Giulia, il Centro di ricerca e archiviazione della fotografia (Craf), il Consorzio per la salvaguardia dei castelli storici del Friuli Venezia Giulia, la Scuola mosaicisti del Friuli e la Provincia di Udine. Inoltre, gli scavi ad Aquileia in Siria e in Turchia, offrono agli studenti un’occasione unica per una full immersion nell’archeologia. È in cantiere l’apertura di una nuova laurea magistrale in Filosofia, una laurea magistrale in Discipline del cinema, in collaborazione con la Sorbona, e in un prossimo futuro una laurea triennale congiunta in Conservazione dei beni culturali con l’Università di Clermont Ferrand, oltre ai corsi di laurea in Scienze e tecnologie per la conservazione dei beni culturali e quello internazionale in Storia, in collaborazione con l’Università di Klagenfurt.
Sara Carnelos