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Start Cup innova se stessa

Dopo i tanti successi, la business plan competition rinnova la sua formula. "Sperimenta" un filosofo come direttore e si apre ancora di più al mondo extra-accademico
Lo staff di Start Cup Udine 2007
Con l'edizione 2007 Start Cup Udine-Premio nazionale per l'innovazione guarda oltre l'Università. Un'annata "sperimentale", che cerca, in qualche modo, di giocare "fuori casa", coinvolgendo sempre più il mondo extra-accademico, a cominciare dall'universo imprenditoriale. Ma, nel contempo, un'edizione da incorniciare, perché, con i 65 progetti iscritti quest'anno (per un totale di 186 partecipanti), la business plan competition tra idee imprenditoriali innovative, promossa dall'Università di Udine e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone, sfonda quota 500. Tanti, infatti, sono i progetti presentati dal 2003, l'anno del debutto, quando la gara era rivolta solo alla platea universitaria, a questo 2007, in cui le presenze esterne sfiorano addirittura il 50 per  cento. Le novità. A snocciolarle è il direttore Andrea Tabarroni, che è lui stesso una new entry dell'annata. «La principale novità è l'istituzione del Premio innovazione per lo sviluppo sostenibile - spiega Tabarroni, direttore del dipartimento di Filosofia dell'ateneo friulano -, che premierà la migliore idea nell'ambito del settore primario e delle agroenergie, tema di grande attualità a livello nazionale. L'altra novità è l'aver scelto di affidare la direzione ad un umanista come me: questo, nelle intenzioni del rettore Furio Honsell significa provare a declinare l'innovazione anche in senso culturale». Coinvolgere le facoltà umanistiche, ammette il professor Tabarroni, «è un processo lento: cercheremo di "evangelizzarle" in questo senso, ma ci vorrà un lavoro sul lungo periodo. Bisogna innovare il concetto stesso di "innovazione": oggi le business plan competition privilegiano i prodotti innovativi, che sono più facili da percepire come "nuovi", bisogna fare, invece, un passo in più. Questa edizione, inoltre, è caratterizzata da una maggiore diffusione della competizione verso l'esterno e punta a coinvolgere il mondo dell'impresa oltre che quello degli studenti».  Una mission sottoscritta da Manuela Croatto, alla guida del gruppo organizzativo Start Cup Udine. Le anime di Start Cup. L'identikit degli aspiranti imprenditori innovativi? Un progetto su tre arriva dagli studenti, uno su dieci da lavoratori dipendenti (11,3%), mentre i docenti si attestano al 17,3% del corpo docente. Ma brilla anche il 7,5% degli imprenditori e il 4,8% dei liberi professionisti. "L'unione fa la forza" sembra il motto per antonomasia della competizione, che vede quasi sette progetti su dieci (il 66%) proposti da gruppi, mentre a giocare in solitaria è solo il 34% . I gruppi universitari sono quasi la metà (49,2%), mentre quelli di soli imprenditori sono il 18,5%: seguono i team misti ateneo-impresa (16,9%) e 10 idee non riconducibili a nessuna di queste categorie. A fare l'en plein, fra le facoltà, è, come nella scorsa edizione, Ingegneria, che vanta oltre un terzo dei progetti di ambito universitario (35,4%), seguita da Agraria (19,2%), Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali (12,1%), Economia (8,1%), Lettere e filosofia (2,0%), Medicina e Chirurgia (2,0%) ed. Molti anche i "concorrenti" che arrivano dalle scuole superiori (8,1%). Internazionalizzazione. Un impulso sempre più forte fin dal 2005, quando è stato istituito il premio Start Cup International Idea. Se ancora (e sarebbe difficile che andasse diversamente) quasi tre quarti dei progetti innalzano la bandiera biancorossoverde, (74%), un ragguardevole 18% è poliglotta, nel senso che coltiva la materna favella, ma al suo interno presenta anche componenti stranieri, ma - e questo è un dato che sa già di vittoria - quasi un progetto su dieci (l'8%) è a firma completamente estera. Vale a dire che, sommando tutti gli addendi, la partecipazione internazionale è ormai balzata ad un totale del 26%. Brilla in particolare la presenza di concorrenti dell'Europa centro-orientale: un risultato favorito dallo staff di Start Cup grazie all'intensa promozione fatta negli atenei "gemellati" o comunque legati all'Università di Udine da scambi studenteschi, borse Erasmus, progetti e molto altro ancora. Notte degli Angeli. Il clou della business plan competition, che mette in palio 15mila euro per il primo premio, 10mila per il secondo e 5mila per il terzo posto, si avrà durante la celebre Notte degli angeli, che si terrà lunedì 2 luglio al Palamostre e sarà presentata da Federico Taddia e dalla Banda Osiris. Taddia è autore e conduttore del programma televisivo “Screensaver”, programma di Raitre dedicato ai video girati dai ragazzi e de “L’altrolato”, in onda ogni sabato e domenica su Radio2. È anche uno degli autori del programma di Fiorello e Marco Baldini “Viva Radio2” e collabora a “Ballarò” su Raitre.
Camilla De Mori