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Prende forma la scuola dei futuri insegnanti

Dopo tre anni di lavori è terminata la ristrutturazione del secondo lotto dell’ex Blanchini.
L'esterno del Polo pedagogico
Il polo pedagogico dell’Università di Udine è ormai realtà. È terminato l’intervento di ristrutturazione del secondo lotto (corpo B) del complesso delle ex scuole Blanchini e Margreth, nuova sede della facoltà di Scienze della formazione e della Scuola di specializzazione per l’insegnamento nella scuola secondaria (Ssis). Il complesso si trova nella zona centrale di Udine, addossato all’antico borgo Grazzano. I lavori, durati tre anni, sono costati 2 milioni 427 mila euro, interamente finanziati con contributo regionale (legge regionale 4/92). La riqualificazione del corpo B, la parte più antica del complesso realizzata negli anni ’30 su progetto dell’architetto Pietro Zanini, è stata opera dell’impresa Steda spa di Rossano Veneto, in provincia di Treviso, su progetto dell’architetto Paolo Petris e dell’ingegner Mario Causero di Udine. Aule, laboratori e uffici. Il piano terra del rinnovato edificio ospita quattro aule da 25 posti, due aule da 70 posti, una sala studio con una quarantina di postazioni e un’area dedicata alla pausa. Al primo piano si trovano altre due aule da 70 posti, due aule da 50 posti, un’aula da 20 posti, la presidenza e la segreteria di facoltà e la direzione della Ssis. Al secondo piano sono stati realizzati 11 studi per i docenti, due aule da 70 posti e un laboratorio didattico con 60 postazioni. Il corpo B dell’ex Blanchini ha una superficie lorda di 1720 mq e un volume di 6213 metri cubi. L’atrio di ingresso è caratterizzato da una pregevole scala monumentale in pietra artificiale a rampa sdoppiata, illuminata da un grande lucernario soprastante. Di particolare pregio le facciate dell’edificio, con porte e finestre dotate di architravi a sesto ribassato, o a tutto sesto, ed elementi decorativi in calcestruzzo prefabbricato. Spazi per gli umanisti. Il progetto prevede il recupero totale degli ex istituti Blanchini e Margreth, un tempo rispettivamente istituto professionale di economia domestica e istituto magistrale arcivescovile. Aule e laboratori saranno comunque a disposizione di tutte le facoltà umanistiche dell’ateneo. Il complesso, costituito da tre distinti corpi di fabbrica (A, B e C), sorge su un’area di circa 6.500 mq, ha una superficie coperta di 2.050 mq e una superficie lorda complessiva di 5.532 mq con un volume di circa 25 mila metri cubi. L’area venne acquistata nel 1999 dall’Università di Udine per 4 miliardi e mezzo di lire dalla Fondazione Arcivescovile per le Scuole cattoliche diocesane. I primi passi. Un primo parziale trasferimento di parte dell’attività didattica e delle strutture della facoltà di Scienze della formazione dall’attuale sede di Palazzo Antonini al corpo A dell’ex Blanchini è avvenuto già nel 2002. Nell’edificio si trovano l’appartamento del custode, sei aule da 80 posti, un’aula da 40 posti, sei aule da 25 posti, l’ufficio dei tutors, due aule-laboratorio con 40 postazioni pc, il laboratorio audiovisivi e quello di disegno. Il piano interrato ospita invece la biblioteca. La ristrutturazione del corpo A è costata un milione e 575 mila euro finanziati con fondi dell’ateneo. I lavori sono stati eseguiti dall’impresa Riccesi spa di Trieste su progetto dell’architetto Paolo Petris e dell’ingegner Mario Causero di Udine. La biblioteca Bernardinis. La biblioteca di Scienze della formazione, intitolata alla professoressa Rina Bernardinis, può contare su oltre 5000 volumi, circa 220 riviste e oltre 250 supporti multimediali fra videocassette, cd-rom e dvd. Il catalogo comprende pubblicazioni italiane e internazionali nell’ambito della didattica delle lingue, delle scienze, della letteratura e della storia, con particolare attenzione alle discipline riguardanti l’integrazione delle persone disabili, le difficoltà di apprendimento, il sostegno, la psicologia e il lavoro sociale. L’aula magna. L’ultima ristrutturazione consentirà di realizzare una grande aula da 290 posti riservata a cerimonie, attività didattiche, convegni ed eventi non accademici. L’intervento prevede la trasformazione in un’unica struttura del corpo C del complesso, formato dalla palestra di 175 mq delle ex scuole e dei due servizi addossati. L’edificio, di epoca recente, si trova ai margini del complesso principale. L’ateneo ha già approvato il progetto preliminare e ora attende il via libera delle autorità pubbliche competenti. Il costo della ristrutturazione è di un milione e 600 mila euro, coperto da contributo regionale. I lavori saranno appaltati entro l’inizio del 2008 e dureranno circa due anni.
Stefano Govetto