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E LA RICERCA CREO' L'IMPRESA

PROGETTO START CUP: UN PREMIO ALL'INNOVAZIONE
L'iniziativa vuole promuovere la ricerca applicata, diffondere la cultura d'impresa e dare un sostegno all'esigenza di innovazione del sistema economico.   Forse non tutti sanno che Hewlett Packard (1939), Apple (1977), Sun Microsystem (1982), Cisco Systems (1982), Logitech (1981), Excite (1993), Netscape (1994) e Yahoo! (1995) sono spin off di ricerca dell’Università di Stanford, che, stimolando ricercatori e studenti a trasformare la ricerca applicata in impresa, ha contribuito in modo decisivo a creare il contesto innovativo di eccellenza della Silicon Valley. Anche sulla base di queste sperimentazioni di successo, più recentemente realizzate anche dal Massachusetts Institute of Tecnology di Boston, l’ateneo di Udine è recentemente entrato nel progetto StartCup Premio all’innovazione. Si tratta di una delle prime iniziative italiane di Business Plan Competition, ossia di competizione tra progetti d’impresa provenienti dalla ricerca universitaria. Per l’anno accademico 2002-2003, la competizione nazionale viene realizzata da un èlite di atenei italiani: Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Università di Padova, università di Bologna e Università di Udine. Totalmente finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone, e realizzato in collaborazione con l’ITI Malignani, il Premio per l’Innovazione Start Cup Udine 2003, ha preso il via ufficialmente l’11Aprile .StartCup si rivolge a docenti, ricercatori, dottorandi, assegnasti di ricerca, neodottori e studenti dell’Università di Udine, i quali sono invitati a organizzare gruppi di lavoro per sviluppare un business plan intorno ad una business idea a base tecnica o tecnologica. Analoga iniziativa si svolgerà in parallelo al Politecnico di Torino, di Milano, all’Università di Padova e all’Università di Bologna. Al termine delle gare locali, i migliori progetti di ciascuna università parteciperanno alla finalissima, in cui verrà scelto il vincitore nazionale, a cui andranno 100mila euro. L’iniziativa ha l’obiettivo di promuovere la ricerca applicata, diffondere la cultura d’impresa e dare un concreto sostegno alla forte esigenza di innovazione del sistema economico. Le ragioni che impediscono al sistema competitivo nazionale di raggiungere livelli più elevati di competitività collegati all’innovazione sono noti e da più parti analizzati in profondità: limitati investimenti in ricerca pubblica e privata; piccole dimensioni e bassa capitalizzazione delle imprese; elevati tassi di concentrazione delle attività produttive in settori maturi e a tassi di crescita limitati, debolezza e “sporadicità” dei collegamenti tra università e mondo produttivo, scarsa offerta di competenze manageriali e imprenditoriali focalizzate sui processi di rinnovamento delle imprese mature e sull’avvio di start up. In particolare la scuola e l’università sembrano in difficoltà proprio nella produzione di quelle competenze trasversali, interdisciplinari e flessibili, indispensabili per far decollare con successo imprese innovative e per rendere più competitive le imprese consolidate in settori tradizionali. Spesso gli episodi di trasferimento di conoscenze tra Università e imprese sono rimasti fenomeni isolati, con poche ricadute in termini di nascita di nuove imprese. Il concetto di trasferimento tecnologico si fonda infatti sulla constatazione che la scoperta in campo scientifico di nuovi concetti rappresenta solo una parte del più ampio processo di innovazione. Per tradursi in innovazione creatrice di valore economico, l’invenzione va industrializzata e quindi commercializzata. Finora le università italiane sono rimaste sostanzialmente fuori dalla logica e dalla operatività dei processi di trasferimento e di commercializzazione dei risultati della propria ricerca, anche se la situazione sta gradualmente cambiando. L’Ateneo di Udine sembra avere intrapreso con decisione questo complesso percorso attraverso un insieme coordinato di progetti: StartCup, realizzazione di Incubatori di primo miglio, attraverso il progetto “TechnoSeed” per nuove imprese nel campo delle tecnologiedigitali finanziate dal Ministero per le attività produttive, potenziamento del ruolo di Industrial Liason Officedel Consorzio Friuli Innovazione. Il potenziale innovativo generabile da questi progetti a beneficio dell’intero sistema territoriale di riferimento dell’Ateneo è elevato ed è tanto più importante quanto più questi stessi progetti vengono condivisi tra tutti i principali attori del sistema, nella consapevolezza che il trasferimento e l’innovazione tecnologica non è un processo verticale, di tipo top down che dall’Università va al sistema produttivo, secondo logiche gerarchico-lineari, ma è un processo cogenerato attraverso l’attivazione di sistemistrutturati di comunicazione, cooperazione e integrazione orizzontale tra i diversi attori.
Cristiana Compagno