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MARMAX, IL PRIMO SPIN-OFF DELL'UNIVERSITA' DI UDINE

Traformare la ricerca condotta nei laboratori accademici in un'azienda è possibile
Lo spirito d’iniziativa di due giovani ingegneri meccanici unito al sostegno dell’Università di Udine e dell’Agemont: così è nato il primo spin-off dell’Ateneo friulano, ovvero un’azienda che deriva dalla ricerca condotta nei laboratori accademici. In Italia è una parola che suona ancora poco familiare, al contrario che all’estero, dove esperienze del genere sono ormai di casa. L’azienda nata dalla ricerca dell’Università di Udine si chiama MarMax e ha sede ad Amaro, presso il centro di innovazione tecnologica dell’Agemont. I suoi titolari sono Massimiliano Zanzero e Martina Felice, due ingegneri meccanici rispettivamente di 31 e 26 anni, soci al 51% dell’impresa che vede l’Agemont nella veste di socio finanziatore e l’Università in quella di socio promotore. La MarMax srl opera nel settore della progettazione e della prototipazione rapida e rappresenta la continuazione del lavoro avviato con il laboratorio di prototipazione rapida coordinato dal professor Camillo Bandera. “Appena laureati siamo entrati a far parte del gruppo di ricerca del professor Bandera che si occupa di disegno e metodi di progettazione che ha condotto il progetto di ricerca del laboratorio di prototipazione - spiegano i due titolari -. Ci siamo conosciuti durante questa attività e abbiamo deciso di provare. Ci piaceva soprattutto l’idea di metterci in proprio, anche perché tutte le aziende sono in difficoltà e nessuna offre garanzia di posti fissi o stipendi elevati. Tanto valeva rischiare”. Se lo spirito di iniziativa privata è stata la leva che ha portato ad accettare la sfida, il ruolo dell’università è stato importantissimo.“ Tutto è iniziato dall’esperienza di ricerca avviata con il laboratorio. Una volta finito il progetto abbiamo pensato a dare continuità al lavoro, trasformandolo in azienda”. Ma i legami con l’università permangono tuttora. La MarMax ha in gestione l’impianto di stereolitografia dell’Università e continua a fornire il servizio di prototipazione per la ricerca accademica. Martina Felice sta svolgendo il dottorato di ricerca sulle applicazioni in ambito medicale delle teconologie di prototipazione rapida. All’interno dell’azienda, inoltre, esiste anche uno spazio riservato alle attività in comune con l’università, per accogliere tesisti e ricercatori interessati alla prototipazione rapida. In questi locali è installata anche una macchina di sinterizzazione di polveri metalliche dell’Università per la realizzazione di prototipi in metallo. La fase di rodaggio non è completamente terminata, visto che i primi sei mesi sono serviti soprattutto per portare avanti l’attività organizzativa, reperire le risorse e i macchinari, iniziare l’attività di marketing. Ma i clienti non mancano. Anzi. “Lavoriamo con una ventina di aziende - spiegano i titolari -, di cui la metà ci assicurano lavori in continuità. Si tratta soprattutto di imprese del Nordest, ma ci sono anche aziende dell’Italia centrale, nonché di Austria e Slovenia”. I servizi della MarMax si rivolgono, per quanto riguarda i prototipi, ad aziende che operano nel settore della plastica e del design industriale; per la progettazione, invece, a tutte le piccole e medie imprese del settore meccanico che non hanno un ufficio di progettazione o che hanno necessità di un supporto nei periodi con picchi di lavoro. In regione la MarMarx è l’unica azienda a fornire questo tipo di servizio, grazie a due tipi di macchinari: quello per la stereolitografia e quella per la replica al silicone, che è in fase di installazione in azienda. Il primo realizza il prototipo, il secondo le copie - circa una ventina - della pre-serie. In più ci sono due postazioni di progettazione Cad. “L’obiettivo - dicono - è diversificare i servizi offerti, acquisendo altre tecnologie e software di progettazione, in modo da fornire assistenza alle aziende dall’idea alla pre-serie”. La strada è ancora lunga, ma le basi sono state poste, grazie all’intervento di numerosi soggetti, sia all’interno dell’Università, che all’interno di Agemont, alle quali va il ringraziamento di Massimiliano Zanzero e Martina Felice.   Per informazioni: www.marmaxdesign.com
Massimiliano Zanzero e Martina Felice