Formazione del personale: ecco tutte le novità

L’ateneo ha varato il piano formativo per il 2006-2007: ben 54 le iniziative in programma, suddivise in otto aree. Oltre 550 i possibili destinatari.

La formazione dei dipendenti costituisce uno strumento fondamentale per la crescita del personale e per l’innalzamento del livello qualitativo dei servizi prestati. Sulla base di questa convinzione, l’Università di Udine ha varato un piano di formazione per l’anno accademico 2006-2007. Nonostante non riguardi per ora tutte le aree tematiche e non sia in grado di raggiungere tutte le posizione professionali, si tratta comunque di un primo passo. Sono 54 le iniziative previste, suddivise in otto aree, per oltre 900 ore complessive di formazione. Oltre 550 i possibili destinatari fra i dipendenti. I temi dei corsi spaziano dai principi e le tecniche di redazione degli atti amministrativi al reclutamento del personale docente, dalla comunicazione telefonica efficace alle novità introdotte dalla legge finanziaria. I più tradizionali corsi di informatica e di inglese, da quest’anno, nella fase iniziale, saranno organizzati sulla base dei risultati del test che i dipendenti hanno compilato in rete per capire se la propria preparazione corrisponde alla posizione lavorativa e colmare le eventuali lacune, per poi proseguire con corsi più specifici, dall’office avanzato ai programmi di contabilità. Nel 2005 sono stati 725 i partecipanti alle iniziative di aggiornamento e formazione, dei quali 536 a quelli erogati dall’università di Udine, 134 a quelli di altre organizzazioni private e 55 a quelli di altre organizzazioni pubbliche. I corsi, i seminari e i convegni seguiti sono stati complessivamente 115, dei quali 38 realizzati dall’ateneo friulano, 50 da altre organizzazioni private e 27 da altre organizzazioni pubbliche. L’Ateneo e le Rsu hanno sottoscritto un accordo sulla formazione che individua i criteri generali per la formazione in orario di lavoro. L’accordo prevede il riconoscimento ad ogni dipendente a tempo pieno di un numero massimo biennale di 100 ore di lavoro su 24 mesi da destinare alla formazione: di queste, la metà potrà essere destinata per i corsi organizzati dall’ateneo a cui il dipendente è tenuto a partecipare in funzione del proprio profilo professionale e delle proprie funzioni e l’altra metà per partecipare ad iniziative formative interne od esterne. Ma ci sono anche altre novità. Sarà predisposto l’albo dei formatori interni, composto da dipendenti qualificati a cui potranno essere affidati incarichi didattici, sulla base dei titoli culturali e delle professionalità possedute. Questo non esclude la possibilità di avvalersi di formatori esterni. E’ stato attivato a titolo sperimentale un forum on line accessibile dal sito internet di ateneo, per analisi, proposte e suggerimenti sulla formazione programmata dall'ateneo. È in fase di preparazione anche una sezione del sito che raccoglierà le Faq, ovvero le domande poste frequentemente in tema di formazione del personale con le relative risposte.