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L’infopoint per gli studenti creato dagli studenti

A Gorizia nasce l’infopoint studentesco chiesto da nove universitari su dieci. Secondo i risultati di un’indagine svolta dal 29 marzo al 13 aprile scorso dall’Ateneo di Udine fra 559 studenti delle due università del polo isontino, oltre il 90 per cento degli intervistati ha dichiarato che un Ufficio relazioni con il pubblico dove trovare informazioni per gli studenti è la soluzione ideale per facilitare la vita degli universitari nel capoluogo isontino: per il 40% sarebbe “molto” utile, per il 19% addirittura “moltissimo”. Una risposta che accomuna gli iscritti delle due università. L’idea di un Urp rivolto alla popolazione studentesca affonda le sue radici nell’aprile 2004, quando il Consorzio per lo sviluppo del polo universitario goriziano convocò le associazioni studentesche e i delegati dei rettori dei due atenei, oltre agli Erdisu di Udine e Trieste: dall’incontro nacque l’idea di creare un infopoint dedicato agli universitari. Ora, con l’adesione siglata lo scorso luglio, del Consorzio al protocollo d’intesa già stretto a luglio 2005 fra Comune, Provincia e Regione, per l’Urp multiente “Aperto al pubblico” di via Garibaldi 7, l’idea diventa realtà, con l’apertura dell’ufficio alle esigenze degli universitari. Che, nelle interviste raccolte (su un campione di 278 studenti dell’ateneo friulano e 281 di quello giuliano) hanno segnalato che, in media, si sentono “poco” soddisfatti delle informazioni disponibili a Gorizia e “poco” aggiornati sui servizi agli universitari offerti in città. In particolare, guardando a quanto gli studenti soggiornano in città (il 25% è pendolare giornaliero, il 32,9% torna a casa solo il weekend, il 17,4% si ferma 2-3 settimane, il 14,8% è domiciliato fisso), si scopre che a sentirsi meno aggiornati sono i pendolari giornalieri, seguiti dai residenti, mentre i meno soddisfatti sono i domiciliati, categoria che comprende i pendolari settimanali, quelli che si fermano 2-3 settimane e chi torna a casa solo per Pasqua e Natale. Fra i due atenei emergono delle differenze: gli iscritti all’ateneo di Udine si sentono più aggiornati e soddisfatti (con un giudizio medio di 2,33 su un range da 1 a 5) di quelli di Trieste (il giudizio medio è 2,23). Senza un infopoint istituzionalizzato, sinora il passaparola è il canale di informazioni più utilizzato dai ragazzi di entrambi gli atenei. Ma gli studenti dell’Università di Udine usano più dei loro colleghi di Trieste anche altri canali, come bacheche, siti internet e segreteria studenti. Per il 42% degli studenti l’Urp per gli universitari dovrebbe essere aperto dalle 11 alle 14. Ma cosa conterrà l’Urp aperto all’università? Gli studenti hanno le idee chiare. Chiedono soprattutto informazioni su agevolazioni e sconti, tempo libero e cultura (in cima alla loro hit, perché dichiarano di averne “molto” bisogno), ma vorrebbero saperne di più anche su sport, assistenza sanitaria, alloggio, eventi e offerta didattica a Nova Gorica, logistica e mobilità. In particolare, gli studenti dell’ateneo giuliano sembrano desiderosi di qualsiasi tipo di informazione. Alla gran parte dei 557 intervistati, invece, non pare interessare molto che l’Urp abbia un operatore o materiale informativo nelle lingue minoritarie tutelate, visto che il 67,1% a precisa domanda risponde “per niente” per quanto riguarda lo sloveno e la stessa risposta arriva per il friulano (62,1%). Alle richieste degli universitari sembrano rispondere a puntino le proposte avanzate dalle istituzioni coinvolte nel progetto dall’Ateneo di Udine con una serie di incontri ad hoc per capire quali servizi avrebbero potuto offrire. Se la Rai ha messo a disposizione uno spazio mensile nella trasmissione “A più voci”, l’Apt di Gorizia si è proposta come sponsor progettuale, offrendo i bus e la sala d’attesa della stazione per promuovere l’Urp, l’Ascom, che sta studiando la nuova tessera sconti studentesca, ha espresso la volontà di sfruttare l’occasione per creare un data-base di nominativi per offrire lavori occasionali ai ragazzi. Il Coni è pronto a farsi promotore di ogni evento sportivo universitario, offrendo spazi, arbitri e magliette, mentre l’Unione degli industriali-Gruppo giovani organizzerà incontri in azienda con gli studenti e propone di destinare una giornata a “Porte aperte” nelle ditte. Se i due Erdisu, di Udine e Trieste, utilizzeranno l’Urp per divulgare le informazioni su borse di studio, posti alloggio e contributi, l’Emac continuerà ad usarlo come sportello informativo per la prevendita e la promozione degli spettacoli e sta pensando di ideare nuove offerte per gli studenti con il pallino del teatro.
Camilla De Mori