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Parco scientifico, nasce l’Istituto di genomica applicata

I ricercatori prevedono di concludere la decodificazione di 500 milioni di basi del Dna della vite entro il 2007. Innovativo il modello di finanziamento: per la prima volta i fondi sono solo per il 46% pubblici mentre per il 54% privati.
Il taglio del nastro con il presidente della Regione, Riccardo Illy
“I nuovi laboratori dell’Istituto di genomica applicata, inaugurati al Parco scientifico e tecnologico di Udine, sono un esempio fondamentale di come pubblico e privato possono e debbono collaborare per il bene della comunità scientifica e per quello del mondo economico e produttivo garantendo una ricerca a livello internazionale e soprattutto il trasferimento della conoscenza e le sue applicazioni concrete”. Lo ha detto, congratulandosi vivamente con ricercatori e finanziatori, con l’Università di Udine e Friuli Innovazione, il presidente della Regione, Riccardo Illy, inaugurando, dopo la tradizionale seduta di Giunta del venerdì, tenuta nella sede di Friuli innovazione a sottolineare l’importanza che l’intero esecutivo riserva a questa infrastruttura, i nuovi laboratori dell’Istituto di genomica applicata, spin-off dell’Università di Udine, nato il 17 aprile del 2006 per iniziativa di quattro ricercatori - Michele Morgante, Alberto Policriti, Raffaele Testolin e Gabriele Di Gaspero - affiancati dall’Università di Udine e da Friuli Innovazione. I laboratori di biologia molecolare e di bioinformatica occupano una superficie complessiva di 300 metri quadrati. Vi lavorano 14 persone tra ricercatori e tecnici di elevata qualificazione. Il centro di sequenziamento ha una capacità di lavoro nominale di 4 milioni di basi sequenziate al giorno e si colloca tra i primi centri di sequenziamento in Europa. L’Istituto ha competenze di genetica molecolare e bioinformatica e mira a diventare un centro di eccellenza internazionale per lo studio della diversità genetica e per integrare la ricerca di base con quella applicata per arrivare a sviluppare nuove tecnologie e prodotti. Accanto al progetto principale, il nuovo istituto è impegnato in due temi applicativi di rilevante interesse per il mondo vitivinicolo regionale: l’allestimento di una piattaforma tecnologica per la caratterizzazione di varietà e cloni di vite e la creazione mediante incrocio e selezione assistita di nuove varietà di vite resistenti alle malattie. Il progetto, della durata triennale, ha richiesto investimenti per 5 milioni di euro. Attualmente l’Istituto è impegnato nel progetto italo-francese di sequenziamento del genoma della vite, un progetto ambizioso che prevede di concludere la decodificazione di 500 milioni di basi del Dna della vite entro il 2007. L’Iga ha contatti con istituzioni e compagnie private per sviluppare progetti relativi ad altre specie di interesse agricolo come pesco, frumento, melo e colture non-food per la produzione di fibra e di bioenergia. “E’ un’altra gemma che si aggiunge alle molte dell’Università di Udine e di Friuli Innovazione e che contribuiranno senz’altro a fare del Fvg una regione modello nella ricerca applicata e nel trasferimento della conoscenza”, ha aggiunto il magnifico rettore e presidente di Friuli Innovazione Furio Honsell che, ringraziati i ricercatori e i finanziatori, non ha mancato di sottolineare come “questa iniziativa rappresenti un modello per il Paese anche per l’impianto finanziario, curato dalla prof. Cristiana Compagno, che ha integrato risorse pubbliche e private diventando di per se stesso oggetto di studio”. “I fondi – ha spiegato la prof. Compagno – per la prima volta sono solo per il 46% pubblici mentre per il 54% sono privati: provengono dall’Università di Udine, dalla Regione attraverso Friuli Innovazione, dal sistema regionale delle Banche di Credito Cooperativo, dalle fondazioni della Cassa di Risparmio di Udine (Crup), di Trieste (Crt) e di Gorizia (Carigo), dai Vivai Cooperativi di Rauscedo, leader mondiale nella produzione di barbatelle di vite. E ancora da Eurotech, azienda in forte sviluppo a livello internazionale nel campo delle tecnologie computazionali e della comunicazione.