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Lauree ad honorem

Gianpietro Benedetti
A Zollia in Ingegneria meccanica   “Che cosa ti serve?” E’ questa la domanda che l’imprenditore deve porre ai suoi clienti e ai suoi committenti. Dalla fornitura del componente si passa alla vera e propria partnership attraverso la fornitura del servizio, ovvero dall’atteggiamento reattivo a quello creativo”. In questo modo di evolve sia la domanda sia la risposta del fornitore, realizzando il “salto culturale che genera uno schema organizzativo e che diventa il motore dell’azienda”. Lo ha spiegato Benito Zollia, l’imprenditore goriziano, fondatore e presidente della Brovedani SpA di San Vito al Tagliamento, azienda meccanica leader nella componentistica di precisione per autoveicoli, motoveicoli ed elettrodomestici, che ha ricevuto dall’università di Udine la laurea ad honorem in Ingegneria meccanica. La motivazione del riconoscimento è stato “l’aver operato in modo esemplare nella creazione e nell’affermazione di un significativo gruppo industriale proiettato ai massimi livelli sullo scenario competitivo internazionale, contribuendo in prima persona allo sviluppo di innovative soluzioni tecniche di prodotto e di processo nel campo della componentistica meccanica di precisione e dei servizi di ingegnerizzazione avanzata”. Un riconoscimento che Zollia ha considerato importante soprattutto per sottolineare la collaborazione con l’università. “Sono convinto – ha detto – della validità di un rapporto sempre più stretto e creativo tra università e industria, dal quale non possono che nascere nuove opportunità e nuove conoscenze, a vantaggio di tutti”.   A Fantino in Ingegneria dell’ambiente   «Incrementate il dialogo con i vostri coetanei all’estero in campo culturale, economico e sociale. I nostri giovani vogliono allacciare un dialogo con la madre terra non per chiedere risarcimenti, ma per offrire un’opportunità di collaborazione con risultati positivi e reciproci. Prima emigravano le braccia, ora emigrano le idee ». È il messaggio ai giovani friulani lanciato dall’italo-canadese Julian Fantino, capo della Protezione civile dello Stato canadese dell’Ontario, friulano, originario di Vendoglio di Treppo Grande, laureato ad honorem dall’università di Udine in Ingegneria dell’ambiente e delle risorse «per le straordinarie capacità organizzative dimostrate e l’elevato senso di responsabilità di cui ha dato prova nella gestione di tutti gli incarichi pubblici affidatigli». Più di 40 anni spesi a favore della collettività e dell’integrazione multirazziale, Julian Fantino, 64 anni, emigrato in Canada nel ’53, dal 2000 al 2005 capo della polizia di Toronto, la più grande città del Canada con il quinto corpo di polizia del Nord America. A trent’anni dal terremoto che sconvolse il Friuli, la facoltà di Ingegneria dell’ateneo udinese ha voluto conferire questa laurea inquadrandola tra le manifestazioni organizzate nel ricordo di quei drammatici eventi. Cittadino onorario di Treppo Grande, Fantino è stato presidente della Federazione dei Fogolars del Canada. Ha rappresentato l’Ente regionale immigranti (Ermi) nella comunità italo-canadese mantenendo anche i contatti con l’Ente Friuli nel Mondo. Con la Famee Furlane collabora alla raccolta di fondi per la promozione e il sostegno ad attività sociali a favore dei friulani.         A Kapuściński in Traduzione e mediazione culturale   «La vera sfida del nostro tempo è l’incontro con un nuovo Altro». Non ha dubbi Ryszard Kapuściński, laureato ad honorem in Traduzione e mediazione culturale. Lingue dell’Europa centrale e orientale” dall’università di Udine, per, come recita la motivazione, «la sua instancabile attività di mediatore tra linguaggi e culture, per la sua capacità di comprensione della pluralità e diversità del nostro tempo, per la sua profonda analisi della geografia politica dell’Europa orientale e delle sue trasformazioni, per la sua attenzione alle realtà dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina, per la sua riflessione sui grandi temi della tolleranza e della convivenza tra i popoli». Nella sua lectio, lo scrittore polacco, 74 anni, 47 dei quali trascorsi in oltre 100 paesi del mondo, 20 libri tradotti in più di 30 lingue, ha raccontato di viaggi e frontiere, di guerre e di mura, ma soprattutto di incontri e di dialoghi. Quando l’uomo incontra un suo simile, infatti, si trova di fronte a tre possibilità: può scegliere la guerra, circondarsi con un muro o può decidere di instaurare un dialogo. La condanna nei confronti della guerra è totale: essa è la «sconfitta dell’essere umano, ne mette a nudo l’incapacità di intendersi con l’Altro, di sentirsi nell’altro, l’incapacità della bontà e della ragione». Riconosciuto nel mondo intero per la sua autorità morale, Kapuściński è un amico di Udine e della sua Università: ha ceduto alla casa editrice universitaria Forum i diritti alla traduzione delle sue poesie inedite, raccolte nel volume “Taccuino d’appunti” (2004), prima edizione mondiale della sua opera lirica completa, e ha partecipato al premio letterario internazionale Tiziano Terzani.         A Benedetti in Ingegneria gestionale   «E’ il Dna dell’azienda che, garantendo la sua identità distintiva, è garanzia di successo, certo non da solo ma certamente necessario, anche per il futuro». Gianpietro Benedetti, presidente e amministratore delegato della Danieli, laureato ad honorem in Ingegneria gestionale dall’università di Udine, spiega così il fattore che ha caratterizzato fin dagli inizi, ai tempi dell’ingegner Luigi Danieli, quello che è ora diventato uno dei gruppi industriali leader nel mondo nella produzione di impianti siderurgici. Un Dna, quello targato Danieli, fatto di «dedizione totale alla missione, spirito innovativo, disponibilità all’accettazione dei rischi e ad affrontare le conseguenze delle proprie scelte», ha sottolineato il manager udinese, entrato nell’azienda di Buttrio a 19 anni come tecnico progettista. Benedetti è stato proclamato dottore honoris causa per aver contribuito «all’innovazione tecnologica, per la spinta costante alla ricerca applicata, per le idee originali apportate come tecnico progettista, per le numerose invenzioni e i relativi brevetti, e per le elevate capacità organizzative». Ora Danieli ha lanciato un processo di ulteriore internazionalizzazione per meglio presidiare i mercati in espansione. «Una strategia di cambiamento e di metamorfosi fondata su due fattori determinanti che appartengono, come responsabilità, alle qualità del management: innescare a tutti i livelli la tensione per il miglioramento dell’azienda e del proprio operato e mantenere e ravvivare lo spirito d’innovazione, la passione e il coraggio di affrontare il rischio tecnologico, l’ansia intellettuale di concepire il nuovo e l’ottimismo del superamento dei confini».       Nome Anno Laurea Carlo Rubbia 1985 Scienze dell’informazione Arturo Ferruzzi 1986 Scienze agrarie Aldo Burello 1990 Ingegneria delle tecnologie industriali ad indirizzo economico-organizzativo Corrado Canterelli 1991 Scienze e tecnologie alimentari Giuseppe Zamberletti 1996 Ingegneria civile per la difesa del suolo e la pianificazione territoriale Gian Carlo Menis 1996 Conservazione dei beni culturali William Roger Rearick 1996 Conservazione dei beni culturali Antonio Comelli 1996 Economia e commercio Giovanni Nervo 1996 Economia e commercio Primo Di Luca 1996 Lingue e letterature straniere Conor Fahy 1997 Conservazione dei beni culturali Giacomo Manzoni 2000 Conservazione dei beni culturali Giovanni Pozzi 2000 Lettere Cesare Garboli 2001 Lettere Moritz Leuenberger 2001 Giurisprudenza Giovanni Bazoli 2001 Conservazione dei beni culturali Andrea Pittini 2002 Ingegneria meccanica Bruno Sacco 2002 Ingegneria meccanica Marco Fantoni 2002 Ingegneria gestionale Rino Snaidero 2002 Ingegneria gestionale Leonardo Del Vecchio 2002 Ingegneria gestionale Nicola Amenduni 2003 Ingegneria meccanica Lelio Palazzetti 2003 Economia aziendale Angelo Sette 2003 Economia bancaria Luigi De Puppi 2003 Banca e finanza Wilhelm Schneider 2003 Ingegneria meccanica Elio Bartolini 2004 Scienze e tecnologie multimediali Domenico Lenarduzzi 2004 Scienze della formazione primaria Italo Zannier 2004 Conservazione dei beni culturali Edoardo Boncinelli 2004 Medicina Massimo Paniccia 2004 Economia aziendale Mario Monicelli 2005 Storia e civiltà europee Ernesto Illy 2005 Scienze e tecnologie alimentari Pierluigi Di Piazza 2006 Scienze economiche Gian Carlo Michellone 2006 Economia aziendale Tommaso Padoa-Schioppa 2006 Banca e finanza Gianpietro Benedetti 2006 Ingegneria gestionale Ryszard Kapuściński 2006 Traduzione e mediazione culturale. Lingue dell’Europa centrale e orientale Julian Fantino 2006 Ingegneria dell’ambiente e delle risorse Benito Zollia 2006 Ingegneria meccanica