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I segreti dei film “cult” al Dams

Un lungo viaggio in compagnia del Dams dell’Ateneo friulano, alla (ri)scoperta dei film cult che hanno fatto sognare generazioni di appassionati della Settima arte, dall’inizio del Novecento ai giorni nostri. Da “Ombre rosse” di John Ford a “Roma città aperta” di Roberto Rossellini, dai capolavori del muto a “Sin city”, firmato dalla premiata coppia Rodriguez e Miller nel 2005, è un “tuffo” da lasciare senza fiato quello che viene proposto nei “venerdì per cinefili” organizzati dal corso di laurea in Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo – sezioni Cinema e Spettacolo – del polo goriziano dell’Università di Udine. Un’immersione nella storia della cinematografia mondiale che da marzo scorso è aperta a tutti: non solo ai corsisti che quelle pellicole di culto devono conoscerle come le loro tasche, ma anche agli appassionati di cinema che, grazie alle proiezioni del Dams, potranno sognare in bianco e nero o in multicolor i sogni già sognati da centinaia di migliaia di spettatori e ripercorrere, nelle sue tappe essenziali, la storia della settima arte. Offrendo anche alla cittadinanza la visione delle pellicole pensate per formare gli studenti, l’Ateneo di Udine ha inteso proseguire così nella strada già tracciata di un rapporto fecondo e vivace con il territorio di cui è espressione. Sugli schermi della sede Dams di piazza Vittoria, nella Sala Bianca e al Cinema Vittoria, ogni venerdì fino a maggio (in tre fasce di programmazione) gli spettatori potranno iniziare il loro affascinante viaggio cinematografico, attraverso pellicole memorabili, che vanno dal 1910 al 2005. Nel ricco calendario di “pezzi da novanta” selezionati dallo staff del corso di laurea isontino per gli studenti che frequentano i corsi di Storia e critica del cinema e di Storia del cinema muto, accanto a titoli di sicuro richiamo, che rappresentano i capisaldi della cinematografia internazionale - come “Ombre rosse” (1939) di John Ford, “Quarto potere” (1941) di Orson Welles, “A bout de souffle” (1960) di Jean-Luc Godard e il recentissimo “Sin City” (2005) di Robert Rodriguez e Frank Miller – i cinefili militanti potranno ritrovare anche pellicole che hanno dato un’identità al mondo di celluloide in biancorossoverde, dal celeberrimo affresco a tinte forti di “Roma città aperta” (1945) firmato da Roberto Rossellini al delicatissimo “Ladri di biciclette” (1948) girato con la consueta maestria da Vittorio De Sica. Ma non finisce qui. Perché al Palazzo del cinema del Dams, nelle proiezioni del venerdì organizzate dal corso di laurea isontino dell’Università di Udine, gli appassionati della settima arte hanno già avuto l’occasione per ammirare autentiche perle del cinema muto nazionale come “Il fuoco” (1915) di Giovanni Pastrone,  ma anche americano (“The Cheat”, 1915, di Cecil B. De Mille; “The Immigrant”, 1917, di Charles Chaplin; “Broken Blossoms”, 1919, di David W. Griffith) ed europeo (“La Roue”, 1922, di Abel Gance). Nei venerdì per cinefili del Dams le proiezioni vengono offerte in tre orari diversi: dalle 13 alle 15 e dalle 15 alle 17 al Cinema Vittoria e dalle 17 alle 19 nell’Aula bianca del Palazzo del cinema. A dare un valore aggiunto alla visione delle pellicole, l’introduzione critica ad ogni film, che viene curata dai dottorandi di cinema del corso di laurea in Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo dell’Università di Udine a Gorizia. Il calendario completo degli appuntamenti è disponibile nella mediateca Dams del Palazzo del cinema di piazza Vittoria.       
Camilla De Mori