Energie rinnovabili di origine agricola: think tank Università-Coldiretti
La presentazione del think tank
Lo sviluppo della filiera produttiva delle biomasse combustibili da colture erbacee ed arboree, la produzione di biogas da allevamenti animali, lo studio delle azioni da attivare a sostegno delle energie rinnovabili di origine agricola: sono i primi tre progetti che saranno affrontati dal “think tank” fra Università di Udine e Coldiretti del Fvg, in collaborazione con Crita, Ceta, e Ciasnel, nel settore dell’innovazione energetica, con l’obiettivo di sviluppare le conoscenze nel settore delle energie rinnovabili con materie prime di origine agricola nel quale l’Italia è la Cenerentola in Europa.
L’iniziativa è stata illustrata dal rettore Furio Honsell e dal presidente di Coldiretti del Fvg Dimitri Zbogar e dal direttore Oliviero Della Picca. Ma perché il think tank sull’energie rinnovabili di origine agricola? “Perché siamo convinti – ha detto Zbogar - che l’agricoltura multifunzionale possa contribuire in maniera significativa alla risoluzione del problema energetico e del problema ambientale ad esso collegato. Stimoliamo e sosteniamo con forza, quindi, tutte le iniziative che propongono modelli di sviluppo economico sostenibili dal punto di vista ambientale e che possono anche rappresentare una opportunità di reddito per le imprese agricole, nell’ottica proprio di un percorso virtuoso che da un problema sviluppa una soluzione che è a sua volta una opportunità ed una risorsa”.
Dopo il primo think tank realizzato dall’Università con Coldiretti che si è concluso con la presentazione alla Regione la proposta di legge per la ricomposizione fondiaria nell’area montana, “credo sia doveroso per l’ateneo Udine – ha detto Honsell – mettere in campo le migliori energie per contribuire a dare soluzione a un problema che rappresenta una delle sfide maggiori del nostro tempo, quello energetico”. L’accordo è stato sancito dal rettore dell’Università di Udine, affiancato dai professori Romano Giovanardi, Pierluigi Bonfanti, presidente dell’azienda agraria “Servadei” e Angelo Vianello, preside della facoltà di Agraria e presidente del Crita, il Centro di Ricerca ed Innovazione Tecnologica in Agricoltura.
L’intento non è solo quello di stimolare nuovi filoni di studio, ottimizzare le ricerche in corso, individuare le competenze già presenti e crearne di nuove, ma anche quello, come accennato, di dare avvio a progetti concreti nei settori maturi.