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Otto mila. Con tanta voglia di innovazione

Grande successo per InnovAction, la prima edizione della fiera internazionale. Folla delle grandi occasioni all’inaugurazione. 263 espositori fra imprese, università, enti di ricerca. Nell’organizzazione la “firma” dell’ateneo friulano.
La prima fiera internazionale dell’innovazione ha vinto la sua scommessa. Oltre otto mila visitatori non hanno voluto mancare ad InnovAction, il salone della conoscenza, delle idee e dell’innovazione, organizzata a Udine Fiere dal 9 all’11 febbraio. Dopo la folla delle grandi occasioni dell’inaugurazione, gli stand dei 263 espositori fra imprese, università ed enti di ricerca sono stati presi d’assalto anche nei giorni successivi, decretando un successo al di là delle previsioni per una fiera che ha deciso di affrontare un tema nuovo e finora inesplorato. Fortemente voluta dalla Regione Friuli Venezia Giulia, la nuova fiera porta la “firma“ dell’ateneo friulano: Cristiana Compagno, delegato del rettore al trasferimento tecnologico, è stata l’abile regista che è riuscita a far convergere su Udine intelligenze, progetti, strumenti e idee innovative. Tra i protagonisti ci sono stati il premio nobel Edward Prescott, il padre del “pensiero laterale” Edward De Bono, l’accademico americano Lou Goldish, il futurologo Glen Hiemstra, il presidente della Foundation on Economic Trends di Washington Jeremy Rifkin, l’esperto di strategie vincenti Matthew Krepps. Nomi illustri internazionali che si uniscono a numerose idee “made in Friuli”. Ma perché una fiera dell’innovazione? “Perché non esiste una via regia dell’innovazione - ha risposto il rettore Furio Honsell – è quindi un’occasione per imparare le strategie innovative degli altri e verificare le proprie. Inoltre, fare la prima fiera è una condizione necessaria perché altrimenti non ci sarebbe una seconda”. L’università di Udine ha presentato una quarantina fra le sue idee più innovative. Impossibile elencarle tutte. Tra le altre, il museo virtuale di Baghdad, la ricostruzione in 3D delle Grandi Terme di Aquileia, un percorso virtuale personalizzabile per leggere il patrimonio storico-artistico della città di Udine, il simulatore di volo delle Frecce Tricolori, il progetto per la prototipazione rapida dei capi di abbigliamento, un software per preservare l’autenticità delle opere musicali nei nuovi media e sul web, il prototipo per antenne radio base per cellulari le cui minori dimensioni garantiscono impatto ambientale ridotto. Ventisei espositori dell’ateneo sono stati ospitati nella piazza delle idee e 14 in quella dell’innovazione, oltre allo stand dell’università di Udine dove saranno presentati brevetti, spin off, dottorati di ricerca, Start Cup, il Premio nazionale dell’innovazione che quest’anno sarà ospitato a Udine e il Centro per la ricerca e l'innovazione tecnologica in agricoltura. Il rettore Honsell ha anche incontrato una delegazione russa e una cinese con cui sono stati presi accordi per un’intesa sull’energia. Molti progetti presentati dai ricercatori dell’ateneo friulano sviluppano le loro idee utilizzando la tecnologia applicata ai beni culturali per proporre prototipi innovativi per valorizzare il turismo e il patrimonio storico e artistico. Una scelta innovativa quella dell’università di Udine, che ha scelto di dimostrare come le idee spendibili sul mercato non devono per forza utilizzare soltanto i saperi scientifici, ma che questi saperi, uniti a quelli umanistici ed economici possono produrre progetti competitivi. Il dipartimento di Ingegneria civile ha presentato i sistemi antisismici per l’edilizia, il dipartimento di Scienze agrarie e ambientali le nuove varietà vegetali sviluppate negli ultimi anni, in particolare quelle di kiwi e girasole, il laboratorio di interazione uomo-macchina tre progetti basati sulle tecnologie mobili e 3D: il primo è un prototipo di guida turistica mobile Tech4Tourism, un sistema palmare Gps con cui è possibile essere informati sui percorsi turistici in base alla posizione in cui ci si trova, il secondo il simulatore di volo realizzato con le Frecce Tricolori e il terzo il progetto per la prototipazione rapida dei capi di abbigliamento realizzato con Benetton Group. Significativo il caso del dipartimento di Storia e tutela dei beni culturali che ha presentato ben sette progetti: dalla camera ottica per il restauro delle pellicole cinematografiche alle ricostruzioni virtuali 3D di Aquileia a Qatna in Siria per la valorizzazione turistica, dal prototipo “Leggere una città: un progetto per Udine” per la valorizzazione del patrimonio storico-artistico di città, siti monumentali e territori, impostato su un sistema di georeferenziazione che permette di integrare topografia e cronologia, offrendo percorsi virtuali personalizzabili fino ad un modello di editoria e di gestione delle informazioni, con applicazione ad un testo sulle relazioni fra il Friuli e l’Estremo Oriente. Il dipartimento di Fisica e il Centro interdipartimentale per la ricerca in didattica hanno presentato Termocrono, un prototipo che misura e rappresenta l’evoluzione nel tempo di quattro temperature. Si tratta di un sistema hardware e software per la misura veloce e contemporanea attraverso il computer delle temperature nel tempo. Possiede una risoluzione e una precisione superiore a quella di analoghi strumenti di misura computerizzati per la didattica e attualmente in commercio. Il dipartimento di Informatica e matematica ha proposto invece un metodo per la certificazione del software. L’idea è quella di sfruttare i metodi formali della matematica per costruire strumenti per certificare formalmente le proprietà del software. Il nuovo metodo garantisce una maggiore sicurezza e permette di evitare errori software e le relative conseguenze, in alcuni casi anche molto negative. I sistemi informatici, infatti, vengono sempre più utilizzati in applicazioni “safety-critical”, ovvero negli impianti nucleari, nell’industria aeronautica e aerospaziale, in quella automobilistica e nei sistemi medicali. Infine, agli stand dei progetti, si sono aggiunti quelli dell’incubatore d’impresa Technoseed e di Friuli Innovazione, gestore del Parco scientifico e tecnologico, attivo da poco più di un anno grazie al ruolo di regia dell’ateneo friulano.