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Lauree ad honorem

don Pierluigi Di Piazza legge la sua lectio
Ernesto Illy, la scienza del caffé Ogni giorno cinque milioni di persone in oltre cento paesi bevono una tazza del suo caffè. Imprenditore e scienziato, animato da una forte tensione etica, Ernesto Illy, puntando fin dall’inizio sulla qualità ha sviluppato e innovato la piccola azienda triestina di torrefazione ereditata dal padre trasformandola in pochi decenni in uno dei più importanti gruppi mondiali nel settore del caffè. «La scienza fornisce gli strumenti per andare avanti, ma è l’etica la bussola che ci dice come» ha sottolineato il presidente onorario di Illycaffè, laureato honoris causa in Scienze e tecnologie alimentari dall’università di Udine, perché «rappresenta un chiaro esempio di imprenditore che ha pienamente compreso l’importanza e il ruolo cruciale della ricerca scientifica quale strumento essenziale per far progredire un’attività economico-produttiva verso obiettivi di qualità». Il rettore, Furio Honsell, ha ricordato come «Illy con la sua impresa ha concepito un nuovo umanesimo. Nessuno meglio di lui ha dimostrato un grandissimo amore per la conoscenza, riuscendo a tradurla in valore economico e non in semplice profitto».     Pierluigi Di Piazza, imprenditore in solidarietà «Solo guardando l’economia con gli occhi degli impoveriti, degli esclusi, dei colpiti, delle vittime; solo partecipando alla loro condizione, solo condividendo la loro sorte e camminando con loro in concreti progetti di liberazione si potrà cominciare a intravedere l’alba della salvezza dell’umanità». È questo il messaggio lanciato in un’aula magna gremita di oltre 350 persone dall’“imprenditore di solidarietà” don Pierluigi Di Piazza, laureato honoris causa in Scienze economiche dall’università di Udine per il suo essere “ispiratore, realizzatore e infaticabile animatore del Centro di accoglienza per stranieri Ernesto Balducci: un contenitore di concreta solidarietà, ma anche centro di elaborazione culturale di rilievo internazionale sui temi della pace, della non violenza e dell’incontro con il diverso”. «Don Di Piazza è un campione di impegno e di solidarietà», ha detto il rettore, Furio Honsell, «interprete di una trasformazione dell’economia perchè restituisca a tutti le pari opportunità nel rispetto delle future generazioni e, allo stesso tempo, interprete in tutto il mondo del Friuli dell’umanità e della solidarietà oltre che della operosità». Il Centro Balducci, nato nel 1989 a Zugliano, piccolo centro del Comune di Pozzuolo del Friuli, intitolato a padre Balducci nel 1992, ospita attualmente una cinquantina di uomini e donne provenienti da tutte le parti del mondo: immigrati, profughi e rifugiati politici.     Giancarlo Michellone, manager dell’innovazione L’innovazione? Nasce sull’orlo del caos. Parola di Giancarlo Michellone, presidente del Centro Ricerche Fiat, che l’università di Udine ha laureato ad honorem in Economia aziendale per aver saputo coniugare la tecnologia all’economia dell’innovazione, cogliendo e affrontando con successo i problematici aspetti economici e di trasferimento tecnologico sottesi a tutti i processi innovativi. «In un mondo imprenditoriale in cui c’è una sola certezza, l’incertezza – ha spiegato Michellone nella sua lezione magistrale su “Economia e management dell’innovazione” –, se, per nostra fortuna, siamo sull’orlo del caos, dobbiamo restarci. E’ lì che nasce l’innovazione a tutto campo, quella che permette ad un’azienda di prosperare anche in tempi difficili». Poiché «nessuno è più creativo di chi sa che se non lo è il giorno dopo sarà impiccato – ha aggiunto –, il management deve aggiungere cambiamenti ai cambiamenti già in atto». Dire innovazione, che sia di prodotto, di processo o di metodi di lavoro, però non basta. «Essa ha valore – ha ribadito Michellone – solo quando è trasferita ai clienti che la utilizzano, conta cioè l’innovazione in uso».