Al via all’università di Udine il centro di eccellenza per l’ambiente
Finanziato dal Ministero dell’Ambiente con 600 mila euro. Primo obiettivo, il risanamento del comprensorio lagunare di Grado e Marano.
La creazione di un Centro di eccellenza dedicato allo studio, analisi e risoluzione dei problemi ambientali e alla formazione di ingegneri ambientali. È quanto prevede il progetto, finanziato dal ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio per 600 mila euro, che ha preso ufficialmente il lo scorso dicembre con la firma del protocollo d’intesa tra il Ministero, l’Università di Udine, il Consorzio per lo sviluppo industriale dell’Aussa-Corno e il consorzio Friuli Innovazione. Il protocollo è finalizzato all’istituzione di un centro di eccellenza per l’ambiente, punto di riferimento nazionale e internazionale per lo sviluppo di strategie, tecnologie e competenze per la gestione ambientale, attraverso un Laboratorio di ingegneria e protezione ambientale e un master in Scienze dell’ingegneria e della gestione ambientale. Grande soddisfazione ha espresso il rettore Furio Honsell «per l’avvio di un progetto che è il risultato del primo accordo di programma fra l’ateneo friulano e il ministero dell’Ambiente».
I primi studi del neonato Centro di eccellenza saranno dedicati, in particolare al risanamento del comprensorio lagunare di Grado e Marano, data la peculiarità ambientale del sito, idonea a favorire l’identificazione di nuove metodologie di risanamento ambientale. «Quest’area– spiega Alfredo Soldati, professore di Impianti chimici all’ateneo di Udine e responsabile scientifico del progetto – rappresenta un sito di interesse nazionale in cui l’università di Udine ha già avviato studi con i consorzi per lo sviluppo industriale Aussa Corno e Friuli Innovazione. Il laboratorio del Centro svilupperà – precisa Soldati -, attraverso la partecipazione di docenti, stagisti, laureandi e dottorandi, risposte progettuali e strategie per risolvere le problematiche ambientali, come l’inquinamento delle acque e dei fanghi e del terreno».
«Coinvolgere le Università, la ricerca, la scienza – ha detto il ministro dell’Ambiente, Altero Matteoli – servirà a dare un approccio scientifico e non ideologico alle tematiche dell’ambiente. Il centro di eccellenza ambientale va proprio in questa direzione, e contribuirà anche alla formazione di figure professionali che sapranno aiutare in nostro Paese ad affrontare le sfide del futuro».
Il centro di eccellenza. Il centro ha l’obiettivo di diventare un punto di riferimento internazionale attraverso la collaborazione tra docenti di fama internazionale e le università italiane e straniere di alta specializzazione ambientale per mettere in comune le rispettive esperienze, gli studenti e i ricercatori. L’iniziativa intende sviluppare anche competenze altalemte specialistiche e creare un centro di sviluppo di metodologie e tecnologie per promuovere, in maniera ecocompatibile, la crescita territoriale di un nuovo settore industriale ad alto contenuto tecnico-scientifico.
Il laboratorio. La struttura del laboratorio di Ingegneria e protezione ambientale prevederà tre aree di interesse: aria, acqua e suolo. I tre settori saranno analizzati con metodologie fisiche, chimiche e biologiche. Al laboratorio saranno unite tre strutture. Al prima è un centro di certificazione ambientale per diffondere la cultura della certificazione ambientale nel territorio. Ci sarà poi un centro di rilevazione ambientale, gestito dall’ente di controllo regionale per l’ambiente, per la realizzazione del rilevamento e monitoraggio ambientale. Infine, il laboratorio favorirà la creazione di momenti di scambio e confronto per dare supporto alla nascita, all’avvio e allo sviluppo competitivo di nuove imprese e spin off, attraverso un incubatore d’impresa.
Il master. La gestione dell’ambiente e l’identificazione di nuove tecnologie ad alta compatibilità ambientale richiedono competenze nelle scienze di base, nell’ingegneria e nelle scienze di management. Per questo motivo sarà realizzato un master internazionale in Scienze dell’ingegneria e della gestione ambientale. L’obiettivo è la formazione di figure specialistiche che possano fornire il proprio contributo allo sviluppo dell’eccellenza nel settore della ricerca ambientale. Il progetto formativo è quello di creare professionalità pluridisciplinari in grado di fornire rilevanti contributi nei settori della ricerca e della gestione ambientale. Il master sarà diretto ai laureati, ricercatori, funzionati di enti pubblici, liberi professionisti, manager, tecnologi, che vogliano sviluppare la propria professionalità nel settore ambientale. Il corso avrà la durata di circa un anno e si articolerà in lezioni in aula e laboratorio e in stage in aziende.