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Dottorati, si apre la via dell’internazionalizzazione

Il bando per l’ammissione al XXI ciclo di dottorato riserva ben tredici posti a candidati residenti all’estero per l’anno accademico 2005-2006. Non erano mai stati così tanti.
Sono all’insegna dell’internazionalizzazione i dottorati di ricerca dell’università di Udine per l’anno accademico 2005-2006. Il bando per l’ammissione al XXI ciclo di dottorato, infatti, prevede, per la prima volta così numerosi, ben 13 posti, dei quali 6 coperti da borsa di studio, riservati ai candidati residenti all’estero. “L’università di Udine sta completando quello che è il terzo livello della formazione superiore – sottolinea il rettore Furio Honsell – L’apertura di posti specifici per i ragazzi stranieri vuole favorire lo scambio internazionale ed esportare il modello italiano del fare ricerca che è molto apprezzato all’estero”. In particolare, sono quattro le borse destinate ai giovani sloveni (per i corsi di dottorato in Scienze aziendali, Scienze linguistiche e letterarie, Teoria tecnica e restauro del cinema della musica e dell’audiovisivo e in Diritto dell’Unione Europea), una per quelli siriani in Scienze dell’antichità, una per i ragazzi indiani in Informatica e una per gli studenti del Camerun, sempre in Informatica. I sei posti restanti per i corsi in Scienze e tecnologie cliniche, Scienze bibliografiche, archivistiche e documentarie e per la conservazione e restauro dei beni librari ed archivistici, Ingegneria industriale e dell’informazione, Scienze e biotecnologie agrarie, Matematica e fisica, sono destinate ai giovani stranieri, senza individuazione di una nazionalità specifica. Complessivamente i corsi di dottorato di ricerca dell’ateneo friulano sono 19 per un totale di 158 posti, di cui 79 coperti da borsa di studio del valore di circa10.500 euro lordi annui. I dottorati prevedono dai 4 ai 12 posti, di cui la metà, da 2 a 6 posti, coperti da borsa di studio. In particolare, sono cinque i dottorati che prevedono dieci posti: Ingegneria industriale e dell’informazione, Scienze e tecnologie cliniche, Informatica, Scienze dell’antichità e Scienze linguistiche e letterarie. Sono cinque anche i dottorati che riservano otto posti: Ingegneria civile e ambientale, Scienze degli alimenti, Scienze aziendali, Scienze bibliografiche, archvistiche, documentarie e per la conservazione e il restauro dei beni librari e archivistici e Storia: culture e strutture delle aree di frontiera. Sono quattro i dottorati che prevedono sei posti: Economia, ecologia e tutela dei sistemi agricoli e paesistico-ambientali, Matematica e fisica, Storia dell’arte e Teoria, tecnica e restauro del cinema, della musica, dell’audiovisivo. Inoltre, sono 12 i posti messi a disposizione rispettivamente dai tre dottorati in Tecnologie chimiche ed energetiche, Scienze e biotecnologie agrarie e Scienze biomediche e biotecnologiche. Quattro, infine, i posti per i corsi in Diritto ed economia dei sistemi produttivi, dei trasporti e della logistica e Diritto dell’Unione europea.