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Da bruco, l’Università di Udine a Pordenone è divenuta farfalla. Non le resta che volare in alto. In termini accademici significa andare in un'unica direzione, quella della ricerca. Questo il messaggio principale che è uscito dalla bocca del magnifico rettore dell’ateneo friulano, Furio Honsell, durante l’apertura ufficiale dei corsi di laurea pordenonesi per l’anno accademico 2005-2006. Il rettore ha ribadito la volontà di richiamare ricercatori a Pordenone, sollecitando la nascita di strutture dipartimentali con adeguate dotazioni. Un concetto che è piaciuto alla platea che ha affollato la sala della Regione di via Roma, molti i giovani studenti delle superiori e dell’università, ma anche docenti, uomini di cultura e delle istituzioni.  Il nodo, tuttavia, rimane sempre lo stesso: i finanziamenti. “Per creare opportunità per nuovi reclutamenti di nuovi ricercatori a Pordenone – ha dichiarato il rettore – sono necessarie risorse finanziarie ingenti, e l’attuale fase storica non permette di trovarle facilmente”. Tutti i nodi, prima o poi, comunque, devono giungere al pettine. E anche questo lo farà. Come? Honsell ha lanciato una proposta, un accordo di programma a medio termine per il consolidamento dell’attività di ricerca e l’avvio di nuove lauree magistrali che coinvolgeranno oltre all’Università, tutti i portatori di interesse: quelli istituzionali del territorio, le imprese, il sistema del credito e delle Fondazioni, la Regione. Il motivo è semplice. “Ci sono opportunità straordinarie – ha precisato il magnifico - sarebbe un peccato lasciarsele sfuggire”. Durante l’inaugurazione del nuovo anno accademico, con la prolusione del docente Francesco Trevian, è uscita una proposta forte per il territorio. “In questi tredici anni, abbiamo consolidato un corso di Ingegneria Meccanica innovativo – ha sostenuto Honsell – adesso dobbiamo programmare, con senso di responsabilità, il suo completamento con un corso di laurea magistrale in Ingegneria dell’Innovazione. Solo concependo una nuova figura di manager dell’innovazione, che sappia coniugare le competenze tecniche a competenze multidisciplinari di carattere economico gestionale e di design, il forte tessuto industriale e imprenditoriale pordenonese potrà disporre delle risorse umane adeguate a rispondere alle nuove esigenze di alto contenuto di conoscenza di cui necessita. Dobbiamo lanciare una nuova iniziativa in Design e progettazione Industriale, fortemente integrata con il settore delle scienze dell’Architettura che si sta sviluppando a Udine. Dobbiamo completare il corso di laurea triennale nel settore dell’Economia Aziendale con una corrispondente specializzazione magistrale. Va consolidato quanto già avviato nel campo delle Scienze e tecnologie della comunicazione multimediale, per servire meglio quello che, a tutti gli effetti, sembra un distretto innovativo nascente nel pordenonese. Infine, anche alla luce della rinnovata intesa di collaborazione nella ricerca scientifica tra il polo di eccellenza costituito dall’IRCCSS CRO ad Aviano e l’Università di Udine, si deve consolidare l’attività magistrale nel settore sanitario”. L’accordo di programma, inoltre, dovrebbe prevedere il reclutamento di un’ulteriore decina di docenti e ricercatori e l’avvio dei Dipartimenti. Sono 976 gli studenti che attualmente frequentano i corsi di laurea delle facoltà dell’Università di Udine a Pordenone e per la precisione: 249 iscritti a Ingegneria, 192 a Economia, 79 ad Infermieristica, 138 a Scienze e tecnologie multimediali, 12 a Linguaggi e tecnologie dei nuovi media. Complessivamente le nuove matricole sono 306. Se il dato 2005/2006 può essere assestato alla data di rilevazione intorno al 60%, si può ipotizzare che il 100% di studenti per l’anno accademico corrente sarà di circa 1000-1050 unità. In pratica si è passati dai 47 studenti del lontano 1992-’93 alle oltre 1000 unità raggiunte lo scorso anno. Una crescita, quindi, costante degli studenti dell’ateneo friulano che confermano la preferenza di questo ateneo per la qualità dell’offerta didattica e per i servizi garantiti. Quest’anno accademico si distingue per gli en-plein ai corsi di laurea a numero chiuso, ovvero Scienze e tecnologie multimediali che copre con largo anticipo i 70 posti a disposizione, Economia con 110 posti coperti e Infermieristica che raggiunge il numero massimo di 30 iscritti. Per tutti e tre i corsi di laurea, e questo è un altro dato che merita considerazione, erano molti di più gli allievi aspiranti all’immatricolazione, che hanno dovuto orientarsi verso altre strade, vista l’obbligatorietà del numero chiuso. 87 sono gli iscritti ai corsi di laurea della facoltà di Ingegneria (tra gli indirizzi di Meccanica, Civile, Elettronica, Gestionale). Di questi, 54 studenti hanno optato per Ingegneria meccanica, il corso di laurea che per tutto il triennio si svolge a Pordenone. Mentre chi ha scelto gli indirizzi Civile, Elettronica e Gestionale, l’anno prossimo dovrà proseguire gli studi presso la sede udinese. Ottime le prospettive occupazionali per quanti si sono laureati ai corsi del campus pordenonese dell’Università di Udine, esattamente dal 1994 al 2005, 988 giovani . Infatti, quasi tutti i diplomati e i laureati della sede di Pordenone sono occupati, ad eccezione di coloro che scelgono di continuare gli studi. Si registra, inoltre, piena occupazione per gli infermieri. Al 31 luglio i dati aggiornati sulla provenienza degli studenti. Quasi la metà degli iscritti all’Università di Udine nel campus di via Prasecco (il 49% ovvero 503 studenti) provenivano dalla provincia di Pordenone, il 29% da quella di Treviso, l’8% dall’Udinese, il 7% dalla provincia di Venezia,  il 2% dal Bellunese, l’1% dal Vicentino e da altre parti d’Italia un 4%. La volontà di far decollare attività di ricerca al Centro polifunzionale di Pordenone è dimostrata nei fatti con l’incardinamento di 23 docenti presso il campus. Ricercatori impegnati in attività di rilievo internazionale in collaborazione con prestigiosi atenei di tutto il mondo, svolgono il loro indagini presso gli uffici messi a disposizione dal Consorzio. L’Università di Udine è una realtà fortemente a contatto con il suo territorio, visto che ogni anno, centinaia di studenti svolgono i tirocini presso le istituzioni (Comuni, sedi di Provincia, uffici finanziari pubblici) e le aziende del Pordenonese, tra cui ricordiamo Electrolux, Rhoss, Microstamp, Aprilia, Videe.  
Sara Carnelos