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Visioni di Praga Comunicazione organizzata

Visioni di Praga   A metà strada tra il romanzo e il reportage fantastico, “Visioni di Praga”, di Daniela Hodrová, traduzione di Livio Fiorica, propone una serie di quadri in cui la città boema, con la sua storia, le sue leggende e la sua cultura, è alternativamente protagonista e sfondo di una narrazione immaginosa in cui i personaggi che la affollano scompaiono, talvolta inopinatamente, come nelle suggestive immagini in bianco e nero di Jan Reich. Esiste una grande tradizione letteraria, non solo ceca, su Praga o legata in qualche modo a questa città "magica", come la definì Angelo Maria Ripellino. «Non posso non sentirmi parte di questa tradizione», risponde l’autrice alle sollecitazioni di Annalisa Cosentino, docente di Letteratura ceca all’università di Udine. «In tutti i miei libri – sottolinea la scrittrice praghese – sono presenti citazioni, immagini, motivi tratti da testi su Praga, che finiscono per costituire una corrente di cui anche il mio testo fa parte. Ho la sensazione di intavolare un dialogo con questi testi, come con i miei cari scomparsi, e probabilmente a livello inconscio ciò accade continuamente. Dunque mi sento parte di questa tradizione e soprattutto di quella sua componente che tocca i lati profondi, oscuri e interiori di questa città. La mia prosa è differente forse per l’accento posto con forza su una percezione personale e onirica della città, per lo strettissimo legame della mia vita con quella della città». Che cosa significa scrivere a e di Praga per una praghese? «Praga è la città della mia vita – risponde Hodrová –, è la città che influenza con il suo particolare carattere e il suo destino anche il mio stile narrativo. Nei miei sogni è senza dubbio presente simbolicamente l’archetipo del sé junghiano. In un sogno recente viaggiavo in un tram che attraversava lungo una linea inesistente luoghi noti e ignoti, e continuava a non avvicinarsi a casa mia. Infine si ferma e io scendo. A un tavolo è seduto un guardiano della soglia. Intorno si parla in tedesco e io dico, senza conoscere il tedesco: “Repatriotin”, quindi colei che ritorna in patria, a casa propria. Poi mi accascio, sfinita».     DANIELA HODROVÁ, JAN REICH “VISIONI DI PRAGA” PAGG. 104, FORUM, UDINE 2005         Comunicazione organizzata   Una vasta panoramica di modelli in scala di allestimenti culturali, stand fieristici e aziendali realizzati dagli studenti del corso di laurea in Relazioni pubbliche dell’università di Udine che hanno seguito le lezioni di Allestimento ed exhibit design tenute da Guido Muneratto. E’ quanto si può trovare nel volume “Progetti di comunicazione organizzata”, che raccoglie una trentina di questi progetti illustrati da immagini calibrate e sintetiche ma esaustive schede “culturali” esplicative. Modelli di allestimenti che Gorizia ha potuto apprezzare in una mostra tenutasi nel settembre 2004 a Palazzo Alvarez, sede del corso di laurea dell’ateneo friulano. L’esposizione, ampliata e arricchita dalle visualizzazioni grafiche del nuovo corso di Visual design (www.aevd.it), è stata presentata ad un pubblico internazionale e qualificato nell’ambito del secondo World Public Relations Festival svoltosi a Trieste lo scorso mese di giugno. Progetti di comunicazione organizzata è il risultato di una doppia sfida rivelatasi vincente: arricchire il corso di laurea in Relazioni pubbliche con l’introduzione di discipline capaci di raccordare ambiti di studio diversi in una dimensione progettuale, e verificare il percorso di tale innovazione, portando gli studenti alla realizzazione di una mostra esemplificativa, sia dell’aspetto commerciale che di quello culturale della comunicazione. Il volume pubblicato dalla Forum è il catalogo della mostra e, nel contempo, la documentazione delle sue ragioni e dei suoi esiti. L’auspicio è che possa rappresentare uno stimolo per ulteriori arricchimenti culturali e professionali per tutti coloro che si avventurano nel mare magnum della comunicazione, vero punto nevralgico della complessità moderna.     GUIDO MUNERATTO (A CURA DI) “PROGETTI DI COMUNICAZIONE ORGANIZZATA” PAGG. 80, FORUM, UDINE MAGGIO 2005